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Olbia, nuova protesta ambulanti: accettazione con riserva per San Pantaleo e nuovo ricorso

Nuovo atto della querelle tra l'Ana Ugl e il Comune di Olbia

Olbia, nuova protesta ambulanti: accettazione con riserva per San Pantaleo e nuovo ricorso
Olbia, nuova protesta ambulanti: accettazione con riserva per San Pantaleo e nuovo ricorso
Angela Galiberti

Pubblicato il 18 May 2022 alle 16:49

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Olbia. Lo dice senza mezzi termini Pietro Giorno, presidente dell'Ana Ugl, il sindacato che difende gli ambulanti: il Comune di Olbia è l'unico con il quale il sindacato è in continua rotta di collisione. "Siamo sempre stati propositivi e collaborativi, ma loro continuano a operare come se non esistessero le leggi nazionali", spiega.

Oggi è andata in scena l'ennesima protesta: gli ambulanti erano chiamati a ritirare le autorizzazioni per il mercatino di San Pantaleo, a cui sono stati tolti 20 stalli per "motivi di sicurezza". Si sono presentati tutti insieme e hanno deciso di accettare tutto con riserva. Lo scoramento, tra gli ambulanti, è altissimo: pochissima la voglia di parlare. La verità è che la sforbiciata di stalli crea non pochi problemi a questi lavoratori. C'è chi aveva uno stallo e lo ha perso; chi ne aveva più di uno e gli è stato dimezzato lo spazio, chi aveva fatto un investimento e si è ritrovato dalla testa della graduatoria alla coda dopo un investimento di oltre 30.000 euro.

"Nel 2015 ho acquistato il primo, cinque anni fa ho preso il secondo per avere due banchi più grandi - spiega Stefano Cellerini -. Ora mi ritrovo con un solo banco perché il Comune mi ha tolto il secondo posteggio. Sono spazi piccoli, parliamo di due metri per tre. Mi trovo in una posizione di difficoltà, in pratica è dimezzato l'incasso. Poi ci sono colleghi che avevano un solo stallo e ora non hanno più niente, hanno perso il reddito. Ci sono intere famiglie che vivono da questo lavoro".

Poi  c'è anche la questione salute: a Olbia ci si può assentare solo per maternità, la malattia non dà diritto a nulla. C'è un caso di un'ambulante, da 29 anni in Sardegna, che ha dovuto assentarsi per curare una brutta malattia - un cancro - e si è ritrovata senza le presenze e dunque in fondo alla graduatoria nonostante avesse mandato i certificati. "Questa è una cosa in vigore dal 2016, noi all'epoca non c'eravamo e nessuno l'ha contestata - spiega Giordo -. Solo a Olbia la malattia non è contemplata tra le assenze giustificate. Si giustifica solo la maternità. In tutti gli altri Comuni non succede questo ed è anche contro una legge nazionale".

Per il resto, sul mercatino del martedì si è trovato un compromesso per i mesi invernali. Invece, si attendono le autorizzazioni definitive per quello del sabato.