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Pubblicato il 25 August 2020 alle 12:47
Olbia, 25 agosto 2020 -Proprio ieri sera, a seguito delle numerose polemiche sollevate tra Regione Lazio e Sardegna per quanto riguarda i tamponi agli imbarchi, il sindaco di Olbia Settimo Nizzi è stato invitato alla trasmissione di La7 "In Onda", nella quale ha fornito il suo punto di vista.
Il servizio si è svolto live dal porto della città dove stavano avvenendo gli imbarchi. Attualmente, la misura attuata è quella della rilevazione della temperatura corporea.
"Sarebbe giusto sottoporre tutti a tampone" - ha affermato Nizzi - "Qualora però ci fossero le condizioni che potessero permettere di controllare tutti."
"Per ora, siamo sicuri che è impossibile controllare tutti coloro i quali partono dal porto. Parliamo di 12mila persone che transitano nel porto in 3-4 ore."
"Lo scanner può verificare la temperatura, ma con una tachipirina la febbre va giù. Io faccio il medico di professione e so cosa vuol dire avere la febbre o non averla."
"Noi ci siamo mossi immediatamente, eravamo una comunità sana e lo siamo ancora. Il 94% dei positivi non sono di Olbia e buona parte non è neanche italiana."
"E' normale che quando arrivano centinaia di migliaia di persone aumentano i casi di positività. Basta fare sciacallaggio mediatico, basta far preoccupare la gente." - ha affermato il Sindaco.
Poi ha descritto il sistema di monitoraggio e controllo dei casi positivi rilevati: "Siamo organizzati in una scala gerarchica ben definita, anche se a livello operativo siamo tutti sullo stesso livello. Appena abbiamo la comunicazione di un positivo mettiamo in moto il COC, i servizi sociali, la polizia locale fa i controlli, portiamo gli alimenti tramite associazioni come la Croce Rossa, lo abbiamo testato. Ad Olbia funziona tutto." - ha concluso il Sindaco.
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