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Olbia, Nizzi su Spiritu Santu: "basta bugie, andrò a Murta Maria con i dati"

Olbia, Nizzi su Spiritu Santu:
Olbia, Nizzi su Spiritu Santu:
Angela Galiberti

Pubblicato il 03 December 2018 alle 19:28

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Olbia, 03 novembre 2018 - Era atteso da giorni e alla fine è arrivato nell'assise più importante del Comune di Olbia: l'aula consiliare del Consiglio Comunale. A parlare è il sindaco Settimo Nizzi e l'argomento è quello più scottante: la discarica di Spiritu Santu, i fanghi provenienti dalla Campania e l'indagine dei Carabinieri del Noe.

È un sindaco arrabbiato, quello che interviene in aula: è un sindaco che vuole difendere il nome della sua città da illazioni e sussurri che possono fare male e che non sono veri. Intanto, a quanto pare sarebbe stato dato mandato ai legali del Comune di difendere il buon nome della Città: contro chi non è stato detto, ma è chiaro che il buon nome di Olbia non può essere sporcato.

"Quando si fa la politica e siamo in periodo elettorale e vogliamo attirare consenso, questo non si attira dicendo bugie e non studiando atti - afferma Settimo Nizzi in Consiglio comunale -. Non sono stato a Murta Maria per l'atteggiamento che il presidente del Comitato ha avuto nei confronti della nostra amministrazione. E ci andrò a Murta Maria, dopo che avrò tutti i dati. Ma noi il buon nome del Comune di Olbia lo difenderemo, ma non lo faremo davanti a insignificanti personaggi, davanti a questi fenomeni da tastiera. Noi parleremo con gli atti alla mano con la gente".

La prima notizia è dunque la seguente: a tempo debito, si presume non così in là, il sindaco Nizzi si recherà a Murta Maria per parlare, con tutti i documenti alla mano, della discarica di Spiritu Santu.

Poi, l'affondo che su un particolare aspetto: i social. "Le elezioni regionali non si vincono con le parole, con i sussurri che fanno capire che qua ci sono delinquenti. Il fatto che qualcuno si permette di scrivere "socio di soci" non significa nulla. Chi non lavora per il Comune non ha alcun diritto di chiamare i dipendenti o i dirigenti. I 319 dipendenti comunali lavorano tutti nella stessa strada, chi non è dipendente comunale non può fare nulla. Stiamo attenti, perché non ci possono essere persone indicate come salvatori della Patria".

"Ultima cosa, sulla discarica: la Regione non ha pensato di chiudere la discarica. Noi siamo per l'implementazione tecnologica per biogas e biometano. I dipendenti As do Mar li mandiamo a casa perché non possiamo trattare i loro rifiuti? i dipendenti che lavorano nella discarica li mandiamo a casa? A volte si parla per dare aria ai denti. Avremo modo di approfondire".

L'intervento del sindaco è stato apprezzato dai consiglieri comunali, anche dalla minoranza. "Quando abbiamo sentito parlare di Camorra abbiamo drizzato tutti le orecchie. Io sono con lei: non possiamo accostare una città come Olbia alla Camorra", ha detto il consigliere comunale Antonio Loriga (Coalizione Civica).

"Noi a Murta Maria abbiamo riscontrato l'assenza della maggioranza - ha detto Maria Teresa Piccinnu (M5S) -. Si richiedeva un intervento per tranquillizzare la popolazione ed è arrivato".