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Pubblicato il 20 December 2018 alle 11:45
Olbia, 20 dicembre 2018 - Addio, cari necrologi: la Città di Olbia farà a meno di voi, almeno in versione cartacea. A deciderlo (e a renderlo noto) è stato il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, che ha informato la stampa locale a margine dell'inaugurazione dell'ossario del cimitero di Su Lizzu avvenuta ieri.
La notizia ha fatto immediatamente il giro della città, scatenando non poche polemiche. Sì, perché i necrologi spariranno completamente dalle nostre strade in favore non si sa bene di cosa, probabilmente schermi e giornali (on line e cartacei). Il tutto in nome del "decoro urbano" e dell'ambientalismo.
Il problema "decoro urbano" era stato già risolto nel 2013, quando l'allora sindaco Gianni Giovannelli decise di combattere l'abusivismo con una semplice quanto geniale bacheca: da anni i necrologi "abusivi" non esistono più poiché sono affissi in alcune bacheche, ordinate e precise, poste in punti nevralgici della città.
L'iniziativa è stata lanciata nel 2013 e nel 2014 è stata concretizzata: da allora, tutti gli olbiesi - anziani e non - utilizzano queste bacheche per informarsi sulle persone decedute in città. Nulla da ridire contro i nuovi metodi di comunicazione del necrologio, ma difficilmente vedremo un nonnino di 80 anni fare il giro delle agenzie funebri per osservare gli "schermi" con i necrologi digitali oppure usare con dimestichezza l'app di Facebook.
Con tutta questa premura nel considerarci sempre "giovani", "al passo con i tempi" e "tecnologici", non staremo forse rischiando di lasciare qualcuno indietro?
Del resto, sul fronte "decoro urbano", le bacheche con i necrologi dovrebbero essere l'ultimissimo problema da considerare in una città piena zeppa di brutture, barriere architettoniche, buche e periferie abbandonate. Intanto, dal primo gennaio spariranno proprio le ordinatissime bacheche volute da Giovannelli.
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