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Nizzi, elezioni 2016: "istituiremo consulta popolare, condividerò prima con cittadini"

L'Amministrazione amica che non c'è

Angela Galiberti

Pubblicato il 20 February 2021 alle 06:00

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Olbia. Sono passati cinque anni dalla terza elezione a sindaco di Settimo Nizzi e il suo ultimo programma elettorale è una lettura decisamente interessante e a tratti “ironica”, soprattutto nelle premesse: totalmente disattese. Il concetto che più salta agli occhi in queste pagine introduttive è quello di “Amministrazione amica”: un'amministrazione vicina ai cittadini che diventano protagonisti dell'attività politica. Questa è stata la linea tenuta dall'attuale sindaco per tutta la campagna elettorale: una linea “dell'agnello”, del dialogo, della concertazione ottima per la campagna elettorale, ma mai divenuta una realtà tangibile. Scriveva Nizzi: “Questo è il nostro progetto per Olbia: una Città aperta, sicura e solidale, dove tutti possono guardare al futuro con serenità e prospettive di crescita, un luogo con un’elevata qualità delle condizioni e delle aspettative di vita, dove i cittadini si sentono artefici del proprio futuro in quanto parte attiva delle scelte politiche di una Amministrazione Amica”. Questa premessa dell'amministrazione amica viene confermata nel capoverso successivo con il primo vero punto del programma 2016: “Per garantire la migliore collaborazione possibile fra i Cittadini e l’Amministrazione, istituiremo una Consulta popolare composta da normali cittadini, amministratori eletti, rappresentanti della società civile, associazioni, comitati di quartiere e sindacati, allo scopo di dibattere in via preliminare sulle più rilevanti problematiche cittadine, che successivamente saranno discusse e deliberate in sede di Consiglio Comunale”. Che fine ha fatto la Consulta? A meno di repentine istituzioni lampo dal sapor elettorale, questo patto ideale stretto tra Nizzi e gli olbiesi non è mai stato siglato. La “Consulta popolare”, al cui interno vi doveva essere metaforicamente tutta la città, non è mai stata attivata in questi cinque anni. Tutte le azioni che avrebbero dovuto seguire un iter condiviso, se non altro per ottenere dai cittadini dei feedback importanti, sono state prima “decise” e poi comunicate: la pista ciclabile di viale Aldo Moro (ancora in alto mare), la pista ciclabile di via Mameli, il taglio degli alberi di via Imperia (con promessa disattesa sugli altri tagli).