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Cronaca

Olbia, Nizzi: "da domani, presidio permanente in ospedale"

Olbia, Nizzi:
Olbia, Nizzi:
Angela Galiberti

Pubblicato il 13 July 2020 alle 20:19

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Olbia, 13 luglio 2020 - Gallura abbandonata e bistrattata, un "arrangiatevi" silente che arriva da tutte le parti e che segna inesorabilmente in negativo i servizi sanitari sul territorio. Medici che non ci sono, medici che vorrebbero trasferirsi ma che non possono per pastoie burocratiche, medici assunti ovunque - tranne che in Gallura, medici che vengono fatti turnare e ambulatori che chiudono, tac che non funzionano, strumenti di laboratorio approvati a livello ministeriale che però in Sardegna non vengono validati, partoanalgesia che non può essere fatta (perché non ci sono abbastanza anestesisti), una sola sala operatoria funzionante per le sole urgenze (sperando che ne arrivi una alla volta, perché già due sono troppe). Questo è solo un elenco di massima di tutto ciò che i primari della Assl Olbia hanno raccontato durante il consiglio comunale dedicato ai problemi sanità del territorio.

"Non possiamo fare questi passi all'indietro gamberometrici - ha detto il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi -, ci siamo battuti in tempo di Covid per avere uno strumento per fare questo ca**o di test e non ce l'hanno voluto dare, ci siamo battuti per farci autorizzare gli strumenti all'ospedale civile e non abbiamo detto a Olbia sì e a Tempio no. Abbiamo detto 'dateci uno strumento per fare i test', non ci hanno dato nulla. Autorizzatecelo?! Ci hanno messo quattro mesi o giù di lì. Dateci qualcosa che possa servire per dare servire alla nostra sanità".

"Guardate, da domani siamo davanti all'ospedale. Da stasera chiamiamo formalmente l'assessore alla sanità, il presidente, tutta l'Ats, il direttore (quello che fa finta di non sentire) e i nostri rappresentanti politici - ha rincarato Nizzi -. Se questi fanno finta di niente ne prendiamo atto e diciamo alla nostra gente ecco le risposte che vengono date al territorio. E' una presa per i fondelli che va avanti da troppo tempo. Chissà perché i sacrifici li chiedono sempre a noi e tutti gli altri territori possono utilizzare graduatorie. Noi vorremmo che su questa strada fossimo tutti assieme, ma se ci accorgiamo che qualcuno viene meno prendiamo atto che l'unità territoriale non c'è. Nei fatti dobbiamo essere uniti, in maniera concreta. Faccio il medico dall'83: una situazione così drammatica come quella che stiamo vivendo in questi giorni io non l'ho mai vista, mai! Dovremmo vergognarci, io mi vergogno di essere olbiese e gallurese. Abbiamo 7 consiglieri regionali, togliete fuori gli attributi. E gli assessori, tre assessori: fate il casino che serve per dare risposte".