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Olbia, addio Neonatologia: 5 posti a Nuoro, terza unità a Cagliari

Olbia, addio Neonatologia: 5 posti a Nuoro, terza unità a Cagliari
Olbia, addio Neonatologia: 5 posti a Nuoro, terza unità a Cagliari
Olbia.it

Pubblicato il 09 October 2018 alle 14:46

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Olbia, 09 ottobre 2018 - Si continua a parlare di sanità, ma questa volta a esprimersi non sono i cittadini: a parlare è il deputato olbiese Nardo Marino, eletto nel Movimento 5 Stelle durante la passata tornata elettorale per il rinnovo del Parlamento.

Marino non ha peli sulla lingua e indica alcune "coincidenze" che, però, danneggerebbero proprio la sanità gallurese e in particolare olbiese. Il deputato pentastellato pone l'accento sul Reparto di Neonatologia che, a causa nei numerosissimi parti, dovrebbe aprire all'Ospedale Giovanni Paolo II.

La Neonatologia, dice Marino, "esiste solo sulla carta. Attualmente una mamma che partorisce in anticipo rispetto ai nove mesi di gestazione o che accusa qualche problema durante la gravidanza, deve rivolgersi ad altre aziende sanitarie come quella di Sassari o quella di Nuoro".

Ed è proprio sulla Città di Nuoro che si concentra il ragionamento del deputato olbiese: "Quest’ultima, pur avendo un numero di parti inferiore a Olbia, ha un reparto di neonatologia funzionante. Viene da chiedersi allora, quale sia stato l’impegno dei due assessori regionali galluresi che nulla hanno potuto contro le scelte del governo amico: quali spiegazioni possono fornire alla Gallura gli assessori Carlo Careddu e Pierluigi Caria? Vorrei capire come spiegano l’ultimo atto ufficiale dell’Ats, il funzionigramma, che nel definire le attività dei presidi ospedalieri dimentica la neonatologia per il Giovanni Paolo II di Olbia. E mentre la Gallura viene privata dei cinque posti che le sono dovuti, altri cinque vengono riconosciuti a Nuoro –guarda caso città di origine dell’assessore regionale alla Sanità – e addirittura viene assegnata una terza neonatologia a Cagliari".

L'affondo è netto:"Olbia non può permettersi di rinunciare a curare i propri figli e costringere le madri e i parenti a migrare verso altre città", sottolinea Marino.

Il ragionamento del deputato non riguarda però solo questo reparto, manche altri: "L’inesistenza dei reparti di urologia e oculistica è un problema di primo ordine che in questi anni è stato declassato a questione secondaria seguendo lo stesso triste destino assegnato ai presidi ospedalieri galluresi, divenuti stabilimenti di emergenza e accoglienza di primo livello. I nostri anziani sono costretti a rivolgersi altrove, ad affrontare disagi e spese per trovare un rimedio ai problemi che affliggono chiunque varchi la soglia della terza età: prostata e cataratta, ad esempio. Gli scippi a danno di questo territorio sono in costante aumento e ciò che stupisce di più è che la giunta Pigliaru continua a farli sotto il naso di chi è stato eletto per tutelare gli interessi della Gallura".