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Olbia, Museo Archeologico: ecco Resistenza Underwater un percorso emozionale

Olbia, Museo Archeologico: ecco Resistenza Underwater un percorso emozionale
Olbia, Museo Archeologico: ecco Resistenza Underwater un percorso emozionale
Laura Scarpellini

Pubblicato il 25 February 2019 alle 09:22

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Olbia, 25 febbraio 2019 - Al Museo Archeologico di Olbia è in mostra "Resistenza Underwater" fino al prossimo 10 Marzo 2019.

Melanja Palitta e Adolfo Maciocco hanno dato vita alla mostra unendo due percorsi artistici molto diversi tra loro che hanno dato spazio alla loro attiva proposta di sostenibilità ambientale, attraverso la realizzazione di WHAT IF.

Un breve cortometraggio, questo, ad alto potenziale evocativo, che esplora alternative possibili per arginare il problema dei rifiuti in spiaggia e nel mare, cercando di emozionare e smuovere l'anima dello spettatore chesarà presente in loop su uno schermo per tutta la durata della mostra.

Il restante percorso dell'esposizione raccoglie i video, le foto e dipinti di Melanja, che fanno parte del suo progetto “Resistenza”, e si completa con una raccolta di foto tratta da diversi progetti artistici in acqua di Adolfo.

Melanja Palitta è un'artista visiva, da sempre affascinata dal processo che viene innescato ogni qualvolta vi siano decisioni in corso e dai fattori opposti che lo modellano in continuazione. Grande sostenitrice inoltre che le nostre azioni in generale, non siano altro che il frutto di un processo dualistico, in cui l'ego e l'amore, la ragione e l'istinto, anche se spesso si trovano in tensione permanente, diano vigore all'individualità umana.

Ecco giustificata la nascita delle immagini e del video "Resistenza" che altro non è che il risultato di un'approfondita ricerca personale sulle capacità relazionali e comunicative, e di come spesso la resistenza attuata dalle nostre paure influenzi, impedisca e confonda tutto questo processo.

Adolfo Maciocco con la sua Underwater Fine Art , rivela l'aspetto fondamentale della propria evoluzione fotografica.

I suoi più significativi lavori sono stati ottenuti utilizzando modelli provenienti dal mondo del balletto classico, dell’apnea e dello yoga. Con il sapiente utilizzodelle pose di danza in contesti subacquei, è possibile così superare le barriere fisiche dell’ambiente e dei modelli dando vita a storie oniriche, sviscerando la profondità dei movimenti e della composizione dell’immagine.

In questa mostra è presente anche una selezione curata da Sabrina La Leggia di diversi progetti realizzati da Adolfo tra la Sardegna, il Mar Rosso egiziano e la Tailandia.

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