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Olbia, Spiritu Santu e lo stop ai fanghi: "fuga dalla nave che affonda?"

Olbia, Spiritu Santu e lo stop ai fanghi:
Olbia, Spiritu Santu e lo stop ai fanghi:
Angela Galiberti

Pubblicato il 06 December 2018 alle 18:18

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Olbia, 06 dicembre 2018 - Quella firma cancellata in calce a quel documento (la mozione su Spiritu Santu della Coalizione civica e Progetto Olbia), importante e decisivo, ha destato qualche perplessità tra gli addetti ai lavori. Cosa poteva essere successo per far tornare sui propri passi il Movimento 5 Stelle, che pure ha sempre seguito con dedizione l'argomento "Spiritu Santu"?

In realtà, a quanto pare, non è successo proprio nulla: il giallo non è altro che una scelta politica e/o di comunicazione e lo spiega proprio l'ex candidata alla carica di Sindaco Maria Teresa Piccinnu.

"Salta fuori che il sindaco avrebbe bruciato la mozione dell'opposizione.Specifico a riguardo che il M5S Olbia ha ritirato la propria firma perché nel frattempo (il giorno prima) è stata depositata da parte del nostro gruppo parlamentare medesima interrogazione presso il ministero dell"ambiente, ritenendola dunque un'azione più efficace. Interrogazione parlamentare annunciata venerdì scorso dalla sottoscritta a Murta Maria a firma dei deputati Alberto Manca, Nardo Marino e Paola Deiana.Ciò non toglie che si discuterà in ogni sede l'argomento discarica che ci ha sempre appassionato e visti in prima linea. Il M5S organizzerà a breve degli eventi per spiegare la propria visione della gestione dei rifiuti.Il bene dei cittadini non si misura a primogeniture, conferenze stampa o denunce. Perché, altrimenti, su quel terreno il M5S ci ha visti, ci vede e ci vedà sempre in prima linea. Il bene della nostra comunità si misura con le azioni", spiega la consigliera Maria Teresa Piccinnu in un lungo post.

Può piacere oppure no, può essere più o meno efficace, fatto sta che il Movimento 5 Stelle Olbia - alla fine - ha ritirato la firma perché, nel frattempo, i suoi parlamentari hanno protocollato la loro interrogazione. I pentastellati olbiesi hanno, in pratica, ritenuto più efficace interrogare il Ministro dell'Ambiente invece di intervenire in Consiglio comunale. Ciò non vuol dire che i grillini non faranno la loro parte: tutt'altro.

E infatti, ecco la stoccata al sindaco Nizzi: "Non sarà che la difesa del sindaco, rispetto al suo territorio per lo stop ai rifiuti extraregionali, sia piuttosto indotta dalla mala piega che stanno assumendo le indagini della magistratura? Una misera fuga dalla nave che affonda? Si, perché la memoria ci ricorda quanto, anche per lui, l'accoglimento dei rifiuti extraregionali sia, da sempre, considerato un business e non certo un vincolo etico. Altro che bruciare la mozione dell'opposizione. Se, non vi è un'emergenza nazionale sullo smaltimento dei rifiuti, in questo caso campani, perché fare business a spese del territorio se, a questo, non siamo proprio vocati per i motivi più volte spiegati?", si chiede la consigliera Piccinnu.

E le querele? L'esponente del Movimento 5 Stelle Olbia non ha dubbi: il Sindaco dovrebbe ritirarle.

"Veniamo poi ad altro aspetto della vicenda. Pur non condividendo gli attacchi alle persona che accostano il nome del sindaco alla camorra e, conseguentemente alla città di Olbia, senza uno straccio di prove alla mano, mi preme sottolineare che nemmeno le azioni di denuncia a cittadini sono degne di pregio. Le considero alla stregua di intimidazioni più che di azioni a tutela del buon nome - continua Maria Teresa Piccinnu -.Lo invito perciò a ritirarle in un clima di confronto e di ascolto dei suoi concittadini su criticità della propria comunità.Male ha fatto a disertare l'incontro con la popolazione perché il confronto è il primo atto quotidiano del suo mandato e, a poco o niente valgono i dictat e le conferenze senza contraddittorio.Faccia un passo indietro e si occupi delle soluzioni che vengno richieste. A volte basta 'ascoltare'".