Olbia - Nella notte tra domenica 01 e lunedì 02 dicembre, tra la una e le due del mattino, una bambina di
3 anni che frequentava il primo anno di una scuola d'infanzia privata di Olbia, è arrivata al Pronto Soccorso del Giovanni Paolo II con febbre alta. La bambina, accompagnata all'ospedale dai genitori, mostrava uno stato
soporoso - comatoso. Tutti i tentativi dei medici, anche rianimatori, sono stati inutili: la bambina è morta dopo circa un’ora dal suo ingresso all’ospedale. Dai segni riferiti dai familiari agli operatori del Pronto Soccorso si è pensato subito ad una
sospetta meningite: le certezze sono legate agli
esiti dei riscontri diagnostici richiesti dalla stessa Azienda e che verranno effettuati tra stasera e domani. In seguito alla segnalazione del Pronto Soccorso il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica della Asl di Olbia,
ha immediatamente attivato l’indagine epidemiologica e la sorveglianza sanitaria delle persone che sono state a stretto contatto con la piccola, applicando il protocollo previsto in questo casi ai fini di sorveglianza sanitaria, che prevede la somministrazione della profilassi antibiotica ai “contatti stretti” della bambina.
“Si è trattato di un attacco acuto che, purtroppo, non ha lasciato scampo alla piccola; ora attendiamo gli esiti degli accertamenti diagnostici richiesti per stabilire la tipologia del batterio che ha colpito la bambina. Nel frattempo abbiamo attivato tutte le procedure di sorveglianza sanitaria previste dal protocollo e stiamo sottoponendo a profilassi le persone che sono entrate a stretto contatto con lei. Stiamo inoltre dando risposte a tutte le persone, oltre un centinaio nella sola mattinata, che ci chiedono informazioni sul caso:
per questo vogliamo invitare la popolazione alla calma, tutte le persone che hanno avuto contatti con la bambina sono state da noi contattate e visitate, se qualcuno avesse dei dubbi può contattare il servizio, i nostri operatori, compatibilmente con l’attività in corso, sono a disposizione della popolazione. Mi preme inoltre precisare che riteniamo non ci sia alcuna correlazione tra questo episodio e l’alluvione del 18 novembre scorso”, spiega
Tonino Saba, direttore del Servizio di Igiene Pubblica della Asl di Olbia.