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Olbia, moria di cozze: dopo i risultati dell'Asl si attende la Regione

Olbia, moria di cozze: dopo i risultati dell'Asl si attende la Regione
Olbia, moria di cozze: dopo i risultati dell'Asl si attende la Regione
Olbia.it

Pubblicato il 27 August 2018 alle 13:09

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Olbia, 27 Agosto 2018 -Continuano gli sviluppi della questione "moria delle cozze" del golfo olbiese: la riunione di Giunta svoltasi venerdì 24 Agosto 2018 ha accolto la richiesta della dichiarazione dello stato di calamità naturale causa moria di mitili nel Golfo di Olbia. Ciò che resta da fare è dunque aspettare il medesimo riconoscimento da parte della Regione Sardegna.

Il documento ufficiale, consultabile sul sito istituzionale del Comune di Olbia, riporta al suo interno le richieste del CMO:“Si chiede all'Amministrazione comunale di avviare l’iter per la richiesta alla Regione Sardegna dello stato di calamità naturale per l’eccezionale aumento della temperatura dell’acqua del mare, secondo i modi e le forme indicate nella delibera di Giunta regionale n. 51/20 del 20.09.2018”, in quanto il repentino innalzamento delle temperature ha causato una improvvisa ed eccezionale moria di mitili allevati nei diversi specchi acquei concessi al Consorzio."

Alla luce di tali dichiarazioni, il Sindaco Settimo Nizzi ha richiesto alla ASl n.2 di Olbia, Servizio di Igiene degli alimenti e Produzioni Zootecniche e Servizio Igiene e Sanità Pubblica che “vengano resi noti gli atti di rispettiva competenza che consentano all'amministrazione scrivente l’adozione del provvedimento di Dichiarazione dello stato di calamità”.

Ebbene i risultati sono arrivati, e dimostrano che nello specchio di acque di Cala Saccaia si è verificata una moria di cozze pari al 100% del prodotto, e così anche a Isola del Cavallo/Mezzocammino/Foci Padrongianus e Seno Cocciani. Nello specchio di Lido del Sole/Punta Saline, la moria varia dal 95% al 98% di metili presenti.

Avendo quindi rilevato che sono presenti tutte le condizioni per la dichiarazione dello stato di calamità naturale, il Comune si impegna a chiedere alla Regione Autonoma della Sardegna il riconoscimento dell'eccezionale gravità dei danni subiti dallo storico comparto della miticoltura olbiese, e richiede un congruo contributo a sostegno delle attività produttive dei miticoltori, anche al fine di garantire il livello occupazionale.

La Regione, ai sensi del Decreto n.85 dell'11 Agosto 2009, in cui si stabiliscono i criteri e le modalità per l'attuazione e la gestione del Fondo di Solidarietà Regionale della Pesca, è tenuta ad attivare entro 5 giorni lavorativi il procedimento per il riconoscimento del carattere di calamità naturale, dopo la segnalazione di Associazioni di categoria, Comuni o Autorità aventi compiti di controllo.

La segnalazione deve essere trasmessa, preferibilmente via fax o posta elettronica certificata, al competente Servizio Territoriale di Argea Sardegna e per conoscenza all’Area di coordinamento attività ispettive di Argea Sardegna e al Servizio competente dell’Assessorato dell’Agricoltura e Riforma Agro-Pastorale.

La comunicazione di segnalazione dei danni deve contenere una descrizione dell’evento calamitoso o dell’evento eccezionale e dei danni subiti dall’impresa unitamente all’indicazione della zona in cui l’evento si è verificato. Al fine di fornire supporto alle strutture incaricate di effettuare gli accertamenti, devono essere indicati uno o più referenti dell’impresa interessata con i rispettivi recapiti telefonici.