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Cronaca

Olbia, miticoltura: un'idea per le retine ecologiche

Olbia, miticoltura: un'idea per le retine ecologiche
Olbia, miticoltura: un'idea per le retine ecologiche
Laura Scarpellini

Pubblicato il 01 March 2019 alle 14:03

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Olbia, 1 marzo 2019 - La miticoltura a Olbia è una tradizione che vive momenti difficili dovuti all'inquinamento e all'incertezza futura.

Tuttavia, per i suoi operatori è fondamentale anche occuparsi dell'impatto ambientale che tali coltivazioni hanno nell'ambiente marino. Impatto minimo, per la verità, ma che può essere migliorato ancora.

Un'idea interessante ci arriva dai mitilicoltori liguri, in particolare quelli di La Spezia che sono impegnati a innovare un mestiere così antico.

A quanto pare partirà a breve in Liguria la sperimentazione di innovative reti per rincalzo dei molluschi realizzate con amido di mais.

Questi imballaggi, detti “retine”, immerse nell'acqua hanno appena un anno di vita per cui si disintegrano completamente in circa tre mesi se adagiate nel compost. La cosa interessante è che lo lo stesso avviene naturalmente in caso di malaugurata dispersione nell’ambiente marino.

Un problema di certo di poco contoè il prezzo di questo materiale, il quale risulta essere più che doppio rispetto alla retina di plastica, ma a tal proposito si potrebbe auspicare un intervento da parte dello Stato al fine di istituire incentivi che vadano ad aiutare tali iniziative.

Quello ligure potrebbe essere certamente un buon esempio da seguire anche per la mitilicoltura olbiese, i cui operatori da sempre sono attentissimi alla salute del loro amato mare.