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Olbia, minacce a balneari: consigliere nei guai, chiuse le indagini

Olbia, minacce a balneari: consigliere nei guai, chiuse le indagini
Olbia, minacce a balneari: consigliere nei guai, chiuse le indagini
Olbia.it

Pubblicato il 22 October 2020 alle 10:29

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Olbia, 22 ottobre 2020 - Indagini chiuse per le presunte minacce contro la Federbalneari e in particolare contro il segretario regionale Claudio Maurelli. A finire nei guai è il consigliere comunale di maggioranza Tore Pinna: il reato ipotizzato dalla Procura di Tempio è minacce aggravate.

Secondo quanto si apprende, il consigliere Pinna avrebbe minacciato il segretario Maurelli in due telefonate. Le frasi che avrebbe pronunciato sono state riportate ieri dalla Nuova Sardegna: "Io ti ammazzo prima, non è che aspetto che tu mi minacci e vieni a casa ad ammazzarmi, no: io sto lì sotto casa con il sovrapposto...", avrebbe detto al segretario Maurelli. Le indagini sono durate circa 5 mesi: il Procuratore Capasso le ha chiuse in questi giorni e ora tocca al pubblico ministero decidere se andare avanti con l'azione legale oppure chiedere l'archiviazione. Intanto la difesa, condotta dall'avvocato Angelo Merlini, può accedere al fascicolo e verificare quali prove sono state acquisite.

Il fatto contestato sarebbe avvenuto durante il clima infuocatissimo generatosi attorno al tema delle concessioni balneari e della loro estensione: un'estensione prevista da una norma nazionale fortemente criticata dal sindaco in carica Settimo Nizzi, il quale ha sempre sostenuto il dovere di andare a bando in base alla direttiva Bolkestein. In questo clima, si era inserita una mozione del consigliere Davide Bacciu, discussa in Consiglio Comunale il 29 aprile scorso: una riunione che agli annali verrà ricordata per gli insulti volati in diretta streaming e il clima caldissimo. In quella occasione, la maggioranza Nizzi aveva votato contro la mozione proposta dal consigliere Bacciu. La reazione dei concessionari era stata infuocata: sui social erano circolati dei "santini" con le facce del sindaco Nizzi e dei vari consiglieri di maggioranza abbinati alla frase "Hanno votato contro la legge 145/2018; hanno votato no alla salvezza di 300 famiglie di lavoratori in Sardegna".

I santini, condivisi anche dai membri dell'associazione Federbalneari, avevano generato una serie di commenti negativi nei confronti dell'amministrazione. Il consigliere Pinna si sarebbe sentito offeso e avrebbe chiamato Maurelli per spiegare il suo disappunto: durante queste telefonate sarebbero state pronunciate le minacce.

Sarà chiaramente l'eventuale procedimento giudiziario a stabilire cosa è realmente successo in quei giorni concitati.