Olbia - Le dichiarazioni di
Mauro Rossi della CGIL sulla situazione della
Meridiana non sono piaciute a
Marco Bardini, presidente di A.L.I Cassintegrati Meridiana. "Mauro Rossi lasci stare L'Aga Khan e indirizzi meglio le sue invettive - ha affermato Marco Bardini - Se ancora Meridiana esiste e se la sua base logistica e amministrativa è ancora in Sardegna, lo dobbiamo all'Aga Khan, non certo alla Cgil". Bardini è molto duro con Rossi e con i sindacati confederali in generale. "
La Cgil di Rossi (lontana anni luce da quella di Landini), al pari degli altri sindacati confederali - ha aggiunto Bardini nel comunicato stampa ufficiale dell'associazione -
ha perso la quasi totalità degli iscritti e non rappresenta più i lavoratori di Meridiana. Infatti la RSA dei sindacati confederali di Meridiana è cooptata (nominata, designata!) dai nazionali come Rossi, in sostituzione delle RSA elette dai lavoratori, in totale spregio delle più elementari regole di democrazia sindacale". In virtù di questo, cioè la RSA nominata dai nazionali, la Cgil - secondo Bardini - non ha titolo per metter bocca negli affari della Meridiana e dei suoi dipendenti. "
Rossi, al pari degli altri sindacati oggi seduti al tavolo di Meridiana (con l'eccezione di USB e delle associazioni dei Piloti) - ha detto Bardini -
non ha più titolo per parlare a nome dei lavoratori del Gruppo, per cui si astenga. E si astenga soprattutto dall'attaccare L'Aga Khan a cui, noi lavoratori del Gruppo, dobbiamo essere grati per aver continuato a ricapitalizzare, credendo in Meridiana, anziché mandare tutti a casa. Mauro Rossi compreso". Per Marco Bardini, il Principe Aga Khan è solo da difendere, visto che negli ultimi 5 anni ha continuato a ricapitalizzare l'azienda nonostante le difficoltà. "L'Aga Khan ha investito ingentissime somme nella nostra azienda - ha affermato Bardini - Più di cinquecento milioni immessi nel Gruppo solo negli ultimi 5 anni, superano di gran lunga qualsiasi altro investimento sul nostro territorio nello stesso arco di tempo. Se le low cost non fossero state dopate dagli aiuti diretti e indiretti delle istituzioni italiane, oggi Meridiana sarebbe la prima compagnia aerea italiana con enormi vantaggi anche per la Sardegna e il suo Popolo che la ospitano". (in foto: i lavoratori Meridiana durante l'ultima manifestazione)
