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Cronaca

Olbia, mercatino martedì: desolazione totale

Olbia, mercatino martedì: desolazione totale
Olbia, mercatino martedì: desolazione totale
Angela Galiberti

Pubblicato il 27 February 2019 alle 14:37

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Olbia, 27 febbraio 2019 - Ieri mattina, armati di ottimismo e macchina fotografica, abbiamo voluto testare il mercatino del martedì: quello che, fino a qualche mese fa, si svolgeva in Piazza Crispi con somma soddisfazione degli utenti e degli ambulanti, e che oggi si trova in zona Stazione ferroviaria. Intorno alle 09:10, abbiamo parcheggiato in via Redipuglia, a due passi dalla rotatoria del Monumento dei Caduti, e ci siamo recati in centro passando per via Regina Elena: l'appuntamento era con Enrico Bonacossa, imprenditore agricolo diretto con un banchetto situato in via Risorgimento. Obiettivo primario? Capire l'opinione degli ambulanti e toccare con mano la realtà del mercatino. A conti fatti, dopo una passeggiata, due chiacchiere e un po' di spesa, il ritratto del mercatino in centro è un perfetto chiaroscuro. Seppur quasi nessuno sia contento della situazione, ci sono state tante sfumature nel racconto degli ambulanti. "Secondo me, durante l'estate, andrà molto meglio - ha spiegato Enrico Bonacossa, spuntista -. Questa è una zona di passaggio, quindi attireremo molti turisti. Certo è che noi, per primi, dovremmo cercare di attirare di più nuovi clienti, magari giovani, che non conoscono il mercatino". Più a tinte fosche il racconto dei titolari: coloro che, da sempre, vivono il mercatino e che pagano di più per il loro posto sullo spazio pubblico. "Stiamo raccogliendo le firme perché vogliamo cambiare posto, questo non va bene - ha detto, invece, Cristian Carru, titolare di un banco nel parcheggio della Stazione gestito da Aspo -. L'80% dei titolari ha firmato. Questo mercato non decolla: all'inizio qualche curioso in più c'era, ma poi è peggiorato". "L'assessore Balata voleva ravvivare questa zona, ma ha ammazzato anche noi. Questo posto non verrà mai trovato dal turista, non è un posto di passaggio. Le racconto un aneddoto: questo parcheggio era vuoto anche a Capodanno. Ho parcheggiato qua, insieme ai miei amici, per andare a vedere il concerto", conclude Carru. Ciò che abbiamo trovato noi, durante la nostra passeggiata, è stato abbastanza desolante: siamo rimasti circa un'ora nel mercato e abbiamo potuto constatare che l'affluenza, tra le 9:25 e le 10:30, è stata molto scarsa mentre - a detta di tutti gli ambulanti - quello era l'orario migliore in Piazza Crispi. Non solo: a mancare non erano esclusivamente i clienti, ma anche le bancarelle. Il mercato è suddiviso in tre aree: via Risorgimento, Piazzale Amucano e parcheggio Stazione. In via Risorgimento ci sono le bancarelle degli spuntisti, che per ora continuano ad attendere fiduciosi e a non mancare un appuntamento. Poi c'è Piazzale Amucano, dove sono rimaste pochissime bancarelle: la maggior parte ha deciso di dare forfait. Infine, ecco il parcheggio della Stazione: tra chi dà forfait e chi è in ferie nel paese d'origine (molti titolari sono di origine straniera), anche la grande area che dà su via Nanni martedì si presentava non proprio al massimo delle sue potenzialità. A gravare sul mercatino vi è, soprattutto, la mancanza di una segnaletica chiara (e pubblica) che indichi agli olbiesi il percorso da seguire. Poi, quasi certamente non tutti i clienti sono a conoscenza del cambio semplicemente perché non tutti leggono i giornali. E le possibili alternative? Qualcuno indica la Sacra Famiglia, altri la zona dell'Auchan. Fatto sta che tutti, pur con diverse sfumature, chiedono l'intervento del Comune.