Friday, 19 April 2024

Informazione dal 1999

Politica

Olbia: ecco l'inciviltà dei marciapiedi olbiesi

Olbia: ecco l'inciviltà dei marciapiedi olbiesi
Olbia: ecco l'inciviltà dei marciapiedi olbiesi
Olbia.it

Pubblicato il 19 October 2016 alle 11:01

condividi articolo:

Olbia, 19 Ottobre 2016 - Sono tante le cose da migliorare in città, a cominciare dai marciapiedi. L'ultima denuncia sul degrado e l'incuria che spesso caratterizzanoil comune olbiese arriva dal Partito Sardo d'Azione, guidato in loco da Lidia Fancello.

La segreteria indipendentista olbiese ha deciso di porre l'accento su uno dei problemi più diffusi in città: i marciapiedi malmessi. "Marciapiède: “Parte della sede stradale riservata al transito dei pedoni, per lo più ai fianchi della strada, rialzata o altrimenti delimitata”. Questa è la definizione che fornisce l’enciclopedia Treccani di questa trascurata quanto importante opera di pubblica utilità.A Olbia, pare che invece il marciapiède abbia smarrito la propria funzione", scrive in una lunga nota stampa Lidia Fancello.

Il Psd'Az descrive ciò che moltissimi olbiesi vivono tutti i giorni spostandosi a piedi. "Donne che spingono i passeggini in mezzo alla carreggiata mettendo a repentaglio la propria incolumità e quella del bambino, portatori di handicap e anziani costretti a rimanere chiusi dentro casa dalle barriere architettoniche; questa è la conseguenza di una politica urbanistica lassista e trascurata nel tempo, trasversale, a quanto sembra a tutte le compagini politiche che hanno amministrato finora - scrive Lidia Fancello -.Nelle città europee, uno dei parametri per misurare la civiltà di una comunità, è dato dalla possibilità di camminare a piedi o in bicicletta nel centro abitato, senza correre rischi per la propria incolumità fisica".

Il Partito Sardo d'Azione olbiese mette in luce l'evidente mancanza di manutenzione che tantissimi quartieri patiscono da decenni. Zone relativamente meno centrali o meno trafficate in cui regna l'incuria o addirittura l'abuso edilizio, poiché qualche solerte cittadino ha deciso far da sé. "Lasciate le vie principali come il corso Umberto, via Veneto o viale A. Moro, le cartoline patinate della città, appena svoltato l’angolo ci si imbatte in piccoli inferni fatti di trabocchetti, buche, gradoni, mattoni sconnessi, assenza di scivoli, improbabili marciapiedi costruiti a seconda della fantasia di chi ha edificato la casa antistante. Già, perché a Olbia, se vuoi un marciapiede e non hai la fortuna di abitare in una delle arterie principali, in barba a tutte le regole, te lo devi fare da te, operando allo stesso tempo un beneficio per la comunità e un vero e proprio abuso edilizio - continua il segretario cittadino del Psd'Az -.Nel reportage fotografico fatto dalla sezione sardista in giro per la città, le immagini sono fin troppo eloquenti. Si va dall’umilissima colata di cemento il fai da te più diffuso ed alla fine il meno dannoso, ai marciapiedi con gradoni alti trenta centimetri, quelli dove ti si incastra la portiera della macchina (quindici centimetri dovrebbe essere l’altezza massima) a quelli che si interrompono improvvisamente senza alcuno scivolo. Nella più graziosa delle interpretazioni, abbiamo dei piccoli prolungamenti del giardino interno, con tanto di aiuole e alberelli, per la felicità dei possessori di cani. Su tutte queste opere fai date, badate bene, anche su quella meglio eseguita, alla fine troneggia l’immancabile palo della pubblica illuminazione, il quale impedisce di fatto il transito anche al più magro degli esseri umani".

"Secondo la legge regionale N° 23 dell’11/10/1985, il controllo dell’attività urbanistica edilizia nel territorio comunale deve essere esercitata dal sindaco attraverso i vigili urbani e i funzionari dell’ufficio tecnico comunale e i marciapièdi, che sono costruiti sul pubblico suolo, dovrebbero rientrare in questa azione di vigilanza - continua Lidia Fancello -.Il tema è spinoso, in quanto praticamente la maggior parte dei proprietari di casa, armati di buona volontà hanno pensato (vedendo giusto) che mai e poi mai il comune avrebbe costruito loro un marciapiede, laddove mancava persino l’illuminazione.Si tratta perciò non tanto di mettere in mora chi armato di pazienza e soldi propri, si è sostituito negli anni alle amministrazioni cieche o assenti, ma di avere un quadro completo del grave problema che riguarda tutti i quartieri, escluse poche vie e trovare i fondi per mettere in opera una grandiosa ristrutturazione delle vie della città coinvolgendo giocoforza anche gli arredi urbani e la sistemazione delle piazze, sempre troppo poche".

A questo punto il Psd'Az olbiese lancia una sfida alla giunta Nizzi: "Al sindaco Nizzi, all’assessore all’edilizia pubblica e privata Cocciu, ma anche all’assessore Balata, il quale ha fatto dell’accoglienza e del decoro urbano di Olbia, uno dei punti cardine della propria campagna elettorale, chiediamo pubblicamente se questa giunta è pronta a farsi carico di questa che noi consideriamo una sfida di civiltà".