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Olbia: si spacca la maggioranza Nizzi

Olbia: si spacca la maggioranza Nizzi
Olbia: si spacca la maggioranza Nizzi
Angela Galiberti

Pubblicato il 08 November 2018 alle 09:49

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Olbia, 08 novembre 2018 - Continuano le scosse telluriche nella maggioranza Nizzi: dopo le dimissioni della presidente Valentina Mellino dalla Commissione consiliare ai Lavori Pubblici, ecco il tanto agognato gruppo consiliare dissidente.

Si chiama "Prima Olbia", è stato ufficializzato ieri sera intorno alle ore 20:00 con una Pec ed è composto da Bastianino Monni (capogruppo), Mario Altana e Valentina Mellino.

Di questo fantomatico gruppo si parla da molti mesi: lo si dava in quota Lega-Psd'Az, ma è evidente che il nuovo soggetto è qualcosa di diverso.

Nella Pec si legge: "Il nostro lavoro sarà svolto in continuità con quello fino ad oggi sviluppato all'interno di questo Consiglio, essendo stato realizzato con senso di responsabilità e massimo impegno, nel rispetto del mandato ricevuto, per il bene di Olbia".

I concetti chiave sono due: "continuità" e "per il bene di Olbia". Il nome dato al gruppo potrebbe sembrare, di primo acchito, un rimando al salviniano "prima gli italiani", ma non è proprio così.

"Prima Olbia" è un motto politico ed è indirizzato in maniera diretta al sindaco Nizzi, accusato da più parti di governare da solo la città e di non ascoltare l'opinione dei suoi Consiglieri.

Consiglieri che oggi aprono le danze della crisi politica, ritagliandosi uno spazio di libertà in seno all'aula consiliare e in seno soprattutto alla stessa maggioranza. Una maggioranza che, secondo gli osservatori più attenti, è sempre sembrata troppo silente rispetto all'attività politica e amministrativa posta in essere in Corso Umberto.

Ecco dunque manifestarsi in maniera plateale e concreta il famigerato mal di pancia che covava sotto la cenere e dietro gli apparenti messaggi distensivi del Sindaco.

Un sindaco, Settimo Nizzi, che proprio ieri sulle pagine della Nuova Sardegna sminuiva l'aria di crisi e descriveva la consigliera Mellino, una dei dissidenti, come "giovane" e inesperta.

La lezione politica qual è? Semplice: mai sottovalutare i giovani, mai sottovalutare i propri consiglieri, mai sottovalutare le donne.