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Olbia, gli appelli ignorati della Lida: da Angiolino ai cani che spariscono

Olbia, gli appelli ignorati della Lida: da Angiolino ai cani che spariscono
Olbia, gli appelli ignorati della Lida: da Angiolino ai cani che spariscono
Olbia.it

Pubblicato il 01 August 2018 alle 18:33

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Olbia, 1 Agosto 2018 -Le numerose e sempre più disperate richieste d'aiuto della Lida di Olbia testimoniano solo una cosa: non c'è limite alla spietatezza umana.

L'Associazione denuncia quotidianamente gli scempi che subiscono cani e gatti sul territorio: animali che, spesso e volentieri, potrebbero essere salvati, se non fossero schiacciati dall'indifferenza dei passanti.

Sono tante infatti, le segnalazioni di cuccioli denutriti e gravemente feriti, e tante sono anche le persone che hanno finto di non vederli sui cigli delle strade.

Sulla pagina Facebook dell'Associazione, continuano senza sosta gli appelli: "Arriva la segnalazione di un cane che vaga denutrito vicino ad una zona balneare. La foto dice tutto, non servono le parole.Ci organizziamo per andare a recuperarlo ma poi vediamo su Facebook un post, è lo stesso cane, lo stesso luogo, chiedono aiuto. Tra i tanti commenti qualcuno dice che il cane è in sicurezza, un'associazione se ne sta occupando e presto faranno aggiornamenti. Ti tranquillizzi e tiri un sospiro di sollievo, ora sarà curato.Ieri è arrivata una nuova foto, sempre lui, un'altra turista ci manda le immagini che pubblichiamo, è lo stesso cane che vaga vicino ad una strada trafficata",raccontano i volontari.

"Ci siamo recati sul posto ma di lui nessuna traccia, solo delle ciotole vicino alla strada con riso e pezzi di pane. Lui non si trova. Chiediamo alle persone delle case vicine, così l'amara scoperta, ieri sera è stato investito, sull'asfalto una grande macchia di sangue. Abbiamo fatto tanta strada per cercare di recuperarlo ma siamo arrivati tardi.Molte volte le pubblicazioni su Facebook danneggiano lo stesso animale, si vuole aiutare ed invece si crea solo gran confusione mettendone a repentaglio la vita. Non pubblicate foto, chiedete aiuto in privato, non finiremo mai di predicarlo e se scrivete che un animale è in sicurezza, fatelo solo se veramente ne siete certi",scrive la Lida.

L'emergenza non si esaurisce con il randagismo. Particolarmente struggente è la storia di Angiolino, un cucciolo di Rottweiler che è arrivato al rifugio della Lida in condizioni disperate. "È arrivato da noi lunedì sera in stato comatoso, ricoperto di vermi, febbre a 40.5°, pieno di piaghe, disidratato e scheletrico, ci sono motivi per cui non abbiamo potuto pubblicare prima. Gli sono stati tolti migliaia di bigattini, forse oltre il kilo, mai abbiamo soccorso una creatura ridotta in questo stato. Dovremmo essere abituati ma nonostante tutto siamo sconvolti.Stiamo facendo l'impossibile per poterlo salvare ma sarà difficile, le sue condizioni sono gravissime",spiegano i volontari dell'Associazione tramite la loro pagina Facebook.

"È difficile trovare le parole per esprimere il grande dolore che si prova quando una creatura muore e lo è ancora di più quando la vita si spezza per colpa della cattiveria umana. Ti abbiamo immaginato fiero e possente, ma accarezzandoti il nostro cuore si è stretto in una morsa di gelo nel vederti così, un’ombra che chiedeva aiuto. Ci credevamo, ci abbiamo sperato con tutte lenostre forze. Hai anche dato segni di miglioramenti e poi il tracollo. Era troppo tardi, se solo fossi arrivato prima.Dolce Angiolino sei morto per colpa della cattiveria umana, di chi un giorno forse ti aveva voluto bene."

Gli animali sono esseri viventi, e come tali devono essere trattati. Non può esistereabbandono, né violenza, néindifferenza, nei confronti di cuccioli che, dal canto loro, non distribuiscono altro che affetto e fedeltà.