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Cronaca

Olbia, Lida: Giulia una storia a lieto fine

Olbia, Lida: Giulia una storia a lieto fine
Olbia, Lida: Giulia una storia a lieto fine
Patrizia Anziani

Pubblicato il 28 April 2019 alle 20:44

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Olbia, 28 aprile 2019- Oggi è un giorno speciale anche per La Lida sez. di Olbia: Sa die de sa Sardigna, giornata storica e simbolo della liberazione di un popolo. Certo noi tutti vorremmo che questa giornata di liberazione per tutta la Sardegna fosse anche di monito e forte invito per liberare definitivamente questa terra dalla cattiveria e dalla ferocia che spinge certi esseri umani ad abbandonare o a maltrattare nei modi più impensati gli animali, gli esseri più indifesi.

Oggi sulla pagina dell'associazione Lida è apparsa una foto simbolo della cattiveria umana, ma anche della rinascita a nuova vita, della speranza grazie all'intervento dei volontari che hanno a cuore il benessere animale e ogni giorno dedicano il loro tempo per difendere e proteggere queste povere creature, abbandonate, spesso maltrattate sino all'inverosimile.

Oggi arriva un appello a non dimenticare i tanti animali che hanno bisogno di cure "Quanti animali abbiamo salvato come Lida di Olbia. Animali impossibili da dimenticare. Eppure noi sì che li salviamo solo con le vostre donazioni. Ricordatevi di noi e di tutto quello che facciamo".

Ecco la storia di Giulia, una delle tante storie finite bene grazie alla prontezza di intervento dei volontari della Lida sez. di Olbia.

Era il21-09-2011 "La giornata volge al termine, sono le 23,30 quando ricevo la richiesta di aiuto per una cagnetta ferita sul ciglio della strada che da Olbia porta a Suiles. Le macchine sfrecciano veloci vicino a lei. Il suo corpicino martoriato da tanta e solo cattiveria umana cammina lentamente barcollando. Non posso aggiungere altre parole davanti a queste terribili immagini. Lei tremante e spaventata viene soccorsa immediatamente e trasportata in clinica, non ha nessuna reazione, si lascia prendere, ha capito che la sua agonia forse è finita. Leggo nei suoi occhi il suo terrore, tu sei forte piccolina, sei riuscita a sopportare tanto.Il cuore mi batte forte, mi rattristo al pensare a quanta cattiveria c'è intorno!!!!! È veramente grave che ci siano persone così disumane, arrivare al punto di ridurre in queste condizioni un povero cagnolino, cosa avrà mai fatto per costringerlo a vivere con un cavo di luce stretto al collo che lentamente lo stava uccidendo? Davanti a queste immagini non possiamo che soffermarci e riflettere…e mi chiedo ma l'uomo "chi è" ? Lei voleva vivere, lei voleva scappare dal suo aguzzino, lei ci è riuscita!!!!!!!! È magrissima, disidratata, sicuramente è da giorni che non beve e non mangia. Innoridisco a tanta sofferenza !!!!!!!!!! A che punto può arrivare la cattiveria umana, infierire su deboli creature che non possono difendersi? Sono molto amareggiata, concorderete con me. Ormai ogni parola spesa è inutile. L'abbiamo chiamata Giulia. Giulia è ricoverata in clinica, verrà sottoposta a tutte le analisi cliniche, reidratata e se domani il suo quadro clinico si sarà stabilizzato sarà sottoposta acurettage chirurgico, vi aggiorneremo."

Giulia dopo le amorevoli cure il 2 novembre 2011 è stata adottata in Germania, a Colonia.

"La sua storia è stata straziante, ha colpito molte persone e noi siamo felici di questa sua vittoria per la vita. Giulia è andata ad abitare in una casa che ospita già un nostro cane, e non finiremo mai di ringraziarli per aver dato anche a questa birichina la possibilità di un futuro sereno e stupendo. Grazie a tutte le persone che hanno aiutato Giulia ma un ringraziamento speciale va alle ragazze del rifugio che tanto hanno coccolato questa ragazzina così dolce, Giulia si meritava tutto questo amore."