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Olbia, sequestro armi nel canile. Lida: "Siamo estranei ai fatti"

Olbia, sequestro armi nel canile. Lida:
Olbia, sequestro armi nel canile. Lida:
Olbia.it

Pubblicato il 23 April 2018 alle 12:37

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Olbia, 23 aprile 2018 - Ha destato qualche clamore, in città, l'arresto di un 64enne olbiese trovato in possesso di alcune armi. Il sequestro degli oggetti detenuti, secondo la Polizia di Stato, in maniera abusiva è stato infatti compiuto al Rifugio dei Fratelli Minori gestito dalla Lida. A tal proposito, l'associazione olbiese ha diramato un comunicato stampa ufficiale in cui chiarisce la sua posizione di assoluta estraneità ai fatti.

"La Polizia di Stato, in seguito a dei controlli sul territorio, nei giorni scorsi ha tratto in arresto uno dei nostri collaboratori con noi dal 2009, per detenzione di armi. Tutto questo è successo venerdì al Rifugio.A nostra totale insaputa deteneva nella roulotte adibita ad alloggio del custode e posizionata all'interno della struttura "svariato materiale metallico, artigianalmente modificato al fine di essere utilizzato come canna per pistola, numerose cartucce e due pistole giocattolo modificate. Gli agenti hanno altresì recuperato, celata sotto il materasso in un letto, una valigetta di plastica contenete un’ulteriore pistola, in perfetto stato d’uso, completa dicaricatore ed uno spezzone di miccia a lenta combustione, con annesso detonatore peresplosivo" - si afferma nella nota stampa dell'associazione -.Con la premessa che lo stesso ha sempre goduto della nostra totale fiducia, ci teniamo a sottolineare che ha svolto le sue mansioni compresa quella di guardiano notturno, in maniera integerrima e nel massimo rispetto nei confronti di tutti gli animali ospiti all’interno della struttura".

"Inserito 9 anni fa al Rifugio usufruendo dell’indulto, fra i tanti soggetti che ci vengono indirizzati dal Comune di Olbia nel programma dei lavori socialmente utili, lo stesso Comune così come previsto per legge, ha provveduto al pagamento dello stipendio per i primi 9 mesi di lavoro - continua la Lida Olbia -. I rapporti sono sempre stati ottimi e di totale fiducia. Invece dopo tanti anni è arrivata questa sorpresa estremamente sgradevole che noi non potevamo, nella nostra notoria onestà, nemmeno immaginare".

"Non rientra fra le nostre righe giudicare nessuno, semplicemente ci sentiamo traditi e non solo noi, ma tutti i nostri cani che ha sempre detto di amare e che avrebbe difeso contro tutto e tutti. Questa è stata la moneta con cui ha ripagato il loro amore e la nostra fiducia. Noi abbiamo solo dato corpo ad una speranza e cioè dato fiducia ad un essere umano. Per quanto per tutti noi questo è un duro colpo riteniamo doveroso comunicare quanto accaduto e ci teniamo a farlo in prima persona, perché purtroppo in rete le notizie volano ma non sempre nella maniera corretta - conclude l'associazione olbiese -.La L.I.D.A. Sez Olbia non è interessata dai fatti né è coinvolta neanche marginalmente in questa situazione. Prendiamo le distanze da quanto accaduto e soprattutto comunichiamo che tuteleremo presso le competenti sedi il nostro nome e gli interessi dei nostri ospiti, da qualsiasi calunnia e attacco gratuito in merito a questa vicenda.Noi siamo e continueremo ad essere i difensori dei randagi che ci onoriamo di salvare ma nello stesso tempo non negheremo mai l'aiuto alle persone bisognose".