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Cronaca

Olbia. Le multe? Le danno i bambini

Olbia. Le multe? Le danno i bambini
Olbia. Le multe? Le danno i bambini
Angela Galiberti

Pubblicato il 06 June 2013 alle 17:24

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Olbia - Ordinati in fila indiana (o quasi) percorrono via Nanni. Indosso hanno una pettorina sgargiante, in mano tengono un taccuino. E guardano con sospetto ogni automobilista: perchè ogni automobilista può essere un cittadino indisciplinato che non rispetta il Codice della Strada. E così, accompagnati dagli agenti della Polizia locale Ettore Marcucci e Manuela Lullia, gli scolari vigili si adoperano per sanzionare i cattivi guidatori. Ma la sanzione di questi intelligenti bambini non è pecuniaria, bensì morale. Prima vittima della moralità senza filtri dei bambini del plesso scolastico di via Nanni è un sessantenne proprietario di un New Bleatle blu. Il signore ha fretta e vuole andarsene, ma l'ispettore capo Marcucci lo ferma gentilmente: deve dare l'esempio e ascoltare i bambini. Uno degli studenti, incoraggiato dall'agente Lullia, spiega al signore cos'ha sbagliato: in via Nanni, come tutti ben sanno, non si può parcheggiare e lui - invece - lo ha fatto. Fornita la spiegazione, il bimbo consegna la multa morale al sessantenne che scappa via. Si va avanti e si arriva alla rotatoria. Qui viene fermato un conducente senza cintura. Disarmato di fronte alla sincerità dei bambini, sorride e ascolta con diligenza ciò che gli scolari vigili dicono sul codice della strada e sull'esempio che gli adulti devono dare ai più giovani. Morale della favola? Niente vale di più dello sguardo pieno di riprovazione di un bambino. Neanche le peggiori multe toccano tanto a fondo. Non è un caso che la Polizia locale di Olbia abbia dato vita a questi corsi di educazione stradale all'interno delle scuole. In particolare, il progetto del plesso di via Nanni è stato ideato da Gabriella Vitale e Carla Biase, due docenti del plesso. I bambini, supportati e guidati da sei agenti della polizia locale guidati l'ispettore capo Ettore Marcucci, hanno seguito un corso di educazione stradale complesso e articolato. Gli agenti della Polizia locale portano nelle scuole la loro esperienza, la loro sensibilità, la loro empatia. Il rispetto della legalità e del vivere civile parte dal basso, dai bambini che devono essere educati. I principi appresi a scuola, poi, entrano in casa attraverso la sincerità dei più piccoli. "E' un lavoro molto bello - ha raccontato Ettore Marcucci - che ti arricchisce tantissimo". Il lavoro che si fa all'interno delle scuole è molto più di una lezione frontale. Gli agenti della Polizia locale si mettono al livello dei loro interlocutori e instaurano un rapporto profondo con i loro studenti. Gli argomenti affrontati vanno molto al di là del mero Codice stradale. Con i bambini più grandi, che il prossimo anno affronteranno le scuole medie - un mondo totalmente a parte rispetto alle elementari, sono stati toccati temi molto importanti come il bullismo. Il corso veicola tutto ciò che concerne il rispetto per l'essere umano, non solo per il codice della strada. Amicizia, lealtà, sensibilità sono solo alcuni dei valori che la Polizia locale veicola all'interno delle scuole.