Olbia, lavori in zona Baratta: quando iniziano?

Olbia, 17 marzo 2018 - Era stato annunciato in pompa magna il 5 dicembre 2016, ma - al di là di alcuni piccoli lavori fatti - del Piano generale per ripristinare il corretto smaltimento delle acque bianche in Zona Baratta non c'è traccia. O, per meglio dire, tutto sembrerebbe andare a rilento.

A riportare in auge la problematica è la Coalizione Civica con una interrogazione dal titolo "OGGETTO: PROGETTO PER IL RIPRISTINO/ADEGUAMENTO/RAZIONALIZZAZIONE DELLE RETIDI SMALTIMENTO DELLE ACQUE BIANCHE E NERE DEL COMUNE DI OLBIA NELL’AREADENOMINATA BARATTA - TEMPI DI ESECUZIONE DEI PROGETTI INDICATI COME PRIORITARI".

"In data 26/01/2017 con deliberazione n. 16 della Giunta Comunale è stato approvato il progetto difattibilità tecnica ed economica dei “lavori di somma urgenzaripristino/adeguamento/razionalizzazione delle reti di smaltimento delle acque bianche e nere delComune di Olbia nel quartiere denominato Baratta” – a firma dell’Ing. Michele Territo - si legge nel documento -. Il progetto d'insieme prevede l’adeguamento della rete delle acque bianche meteoriche e della retifognarie entrambe sottodimensionate; l’importo complessivo per l’attuazione dell’intervento, come si evince dal quadro finanziariodell’opera, è stato quantificato in € 28.850.000,00. Attualmente l’amministrazione, nell’ambito del bilancio triennale 2017-2019, possiede nelle cassecomunali €. 1.850.000 derivanti dal “Piano degli Interventi del Dipartimento della Protezione Civile”".

Questi lavori sono importantissimi per mettere in sicurezza il quartiere dato che "aogni evento piovoso di media intensità il sistema di raccolta delle acque bianche e delle retifognarie risultano totalmente insufficienti a garantire il deflusso corretto delle acque, provocando inalcuni casi ingenti danni ai residenti".

Poiché si tratta di lavori fondamentali, la Coalizione civica interroga l'assessore competente - Gesuino Satta - per sapere quando inizieranno i lavori e quali saranno i tempi di esecuzione di quelli prioritari per i quali ci sono in cassa quasi due milioni di euro.

L'interrogazione è firmata da:Amedeo Bacciu, Antonio Loriga, Ivana Russu, Rino Piccinnu, Patrizia Desole, Massimo Satta.