Olbia, lavori in via D'Annunzio: interrogazione della minoranza

Olbia, 31 Marzo 2014 - I lavori avviati qualche settimana fa in via D'Annunzio tornano al centro delle cronache politiche olbiesi grazie a una interrogazione protocollata dalla minoranza del Consiglio Comunale di Olbia. Nell'interrogazione, in particolare, si chiede conto della delibera di Giunta n°94 del 20/03/2014 nella quale - si legge nell'interrogazione - si approva lo studio di fattibilità del progetto degli interventi di miglioramento arredo urbano in Via G. D’Annunzio. Lavori già fatti, precisa l'interrogazione. Con questa premessa, i consiglieri di minoranza chiedono quale procedura amministrativa è stata utilizzata, chi sono i responsabili, se le autorizzazioni paesaggistiche sono in regola e da dove sono stati presi i soldi necessari. Ecco il testo integrale dell'interrogazione.

Al Sindaco di Olbia Al Presidente del Consiglio e.p.c. Al Segretario Generale Al Dirigente del Servizio Finanziario. Oggetto: Interventi di miglioramento arredo urbano in Via G. D’Annunzio; Interrogazione in merito a quanto in oggetto, abbiamo potuto apprendere dagli organi di stampa che in data 20/12/2013 sono stati iniziati dei lavori di sistemazione superficiale su Via G. D’Annunzio e che gli stessi siano stati commissionati dal Comune di Olbia; In seguito sempre dagli organi di stampa in data 8/03/2014, apprendiamo che due consiglieri comunali di Olbia hanno sollevato una serie di contestazioni procedurali proprio in merito a quanto si stava eseguendo; Dopo un recente sopralluogo sul tratto di strada interessato, dove ormai non si lavora più da 20 giorni, abbiamo potuto appurare che nessun cartello di cantiere è stato apposto, in pieno sfregio alle norme edilizie, di sicurezza sul lavoro, e di vigilanza urbanistica in materia. Con grande stupore apprendiamo altresì che la Giunta Comunale in data 20/03/2014 con delibera n. 94 approva lo studio di fattibilità del progetto degli interventi di miglioramento arredo urbano in Via G. D’Annunzio; Si rileva che nella delibera sopra citata, si da mandato, dichiarando il falso, di avviare l’iter procedurale ad eseguire un lavoro, di fatto già realizzato, senza il rispetto dell’iter previsto dal codice dei contratti; Urge ricordare che in tale fattispecie si potrebbero ravvisare gli estremi di “falso ideologico”; Tutto ciò premesso interrogano il Sindaco e la Giunta per sapere: -Con quale procedura amministrativa siano stati affidati i lavori in oggetto e in forza di quale contratto siano stati eseguiti; -Se siano state acquisite le opportune autorizzazioni ambientali e paesaggistiche; -Chi sia il dirigente responsabile, il progettista, il responsabile del procedimento, il direttore dei lavori, il responsabile della sicurezza, la ditta appaltatrice e per quale motivo queste informazioni siano state omesse dal cartello di cantiere; -Su quale capitolo di spesa trovi copertura finanziaria l’affidamento per l’esecuzione di 180.000€ di lavori e quale sia il numero di determina di impegno di spesa obbligatorio e preventivo alla esecuzione dei lavori stessi. In caso contrario si potrebbero ravvisare gli estremi di un debito fuori bilancio. Firme Piro Marco Pinna Tiziano Sanciu Francesco Cocciu Angelo Carzedda Pietro Casalloni Giovanni Altana Marzio Fiori Michele Pizzadili Antonio Careddu Giulio Spano Valerio Nizzi Settimo