Olbia, caso Fenice - Sole di Gallura: stipendi fermi da mesi

Olbia, 13 maggio 2016 -Ancora precarie le sortidelle lavoratrici dellaFenice Sole di Gallura. Dopo quasi due mesi dallo sciopero indetto dallaFp Cgil per il pagamento delle retribuzione dei dipendenti della Feniceancora nessun risvoltopositivo.

La Cgilha partecipato avari incontri e tavoliistituzionali, in occasione dei quali molte forze politiche vecchie e nuove hanno cercato diinteressarsi alproblema, cercando di trovare nuove forme di interventoper garantire la presenza della struttura nel territorio.Purtroppo gli sforzi non sono stati sufficienti ei lavoratori continuano a non percepire lostipendio da ben otto mesi;nel computo di questemensilità sono daconsiderare persone che sono in malattia, a cui non viene corrispostal'indennità sancita dalla Legge 104 , gli assegni familiari e il bonus Renzi, che laCooperativa avrebbe dovuto erogare.

Ladisperazione delle famiglie diventa ogni giorno più angosciante, e ormai ilproblema non è quello di non poter arrivare a la fine mese, maavvisi di pignoramento da parte delleagenzie che devono recuperare i loro crediti , mutui , prestiti , richieste disfratto per affitti non pagati. Queste persone nonostante tutto continuano alavorare in silenzio,malgradovengano lese nella loro dignità personale emorale.

Afferma la Cgil: "aquesto disagio si aggiunge un'ulteriore beffa per queste lavoratrici che lacooperativa la Fenice non consegna le buste paga, ma ritiene opportunoconsegnare i Cud del 2015 nonostante ancora molte di quelle mensilitànon sono state percepite.Pertanto ancora una volta come Fp Cgil riteniamo che sia indispensabileintervenire su un problema così grave come quello che oggi stannovivendo queste lavoratrici. Troppe volte si è fatto finta di non vedere ilproblema, di nasconderlo, oggi non è più possibile continuare a chiuderegli occhi. La Gallura e in particolare Olbia in questi anni ha perso pezzi distato sociale e crediamo che non sia necessario continuare a perderneancora; è indispensabile trovare soluzioni per rimettere in moto il welfare, ma non a discapito di chi con il lavoro ci vive.".