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Cronaca

Olbia, l'Amerigo Vespucci incanta: un'ora di fila per ammirare la nave più bella del mondo

Olbia, l'Amerigo Vespucci incanta: un'ora di fila per ammirare la nave più bella del mondo
Olbia, l'Amerigo Vespucci incanta: un'ora di fila per ammirare la nave più bella del mondo
Angela Galiberti

Pubblicato il 01 June 2019 alle 22:09

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Olbia, 01 maggio 2019 -È la nave più bella del mondo e oggi, per ammirarla, centinaia di turisti e olbiesi hanno affrontato una fila lunga 40-60 minuti: probabilmente domani, che è la giornata clou, potrebbe durare anche di più. Per l'Amerigo Vespucci, però, si fa questo è altro perché alle ore 13 di oggi è attraccata al molo 9 dell'Isola Bianca dopo 14 anni di assenza.

L'atmosfera che si respira mentre si aspetta dentro la Stazione marittima è quella dell'attesa.

L'attesa per fare qualche metro in avanti, l'attesa per arrivare al metal detector, l'attesa per salire sulla navetta e infine l'attesa per salire a bordo.

Poi, lo stupore e la meraviglia di fronte a cotanta perfezione: l'Amerigo Vespucci, veliero della Marina Militare varato nel 1931, è di una bellezza folgorante.

Lunga 101 metri (bompresso compreso), la Vespucci è praticamente tutta di legno e si manovra - come hanno spiegato gli allievi e le allieve della Marina - del tutto manualmente.

La nave scuola più famosa al mondo, quest'anno, solcherà i mari del Nord Europa e insegnerà la dura vita di mare ai futuri ufficiali della Marina.

Giovani di belle speranze, preparatissimi, molti dei quali di sesso femminile: spigliate, alla mano, estremamente preparate, le allieve sono state le star del tour sulla Vespucci solo dopo la Vespucci.

Ciò che stupisce del veliero è il suo perfetto stato di conservazione: nonostante gli anni e nonostante l'uso - non è una nave mausoleo - la Vespucci non ha una virgola fuori posto.

Ogni parte della nave (dalle cime ai timoni) brilla talmente tanto da potercisi specchiare. Segno che questo gioiello della nautica non è solo usato come scuola di vita marinaresca per i marinai italiani, ma è anche amato come non mai da chi ci lavora e da chi ci studia.

Un doppio orgoglio che si respira parlando proprio con le allieve e con gli allievi: innamorate e innamorati perdutamente di questa signora dei mari che non perderà mai il suo fascino.

Non a caso il suo motto è "Non chi comincia, ma quel che persevera": un motto che è un incoraggiamento ai giovani che affrontano la vita militare, ma anche a tutti noi nel realizzare i nostri sogni.

Grazie, Vespucci: torna presto a trovarci.