Olbia, Laboratorio Analisi al collasso: niente analisi a pagamento

Olbia, 07 ottobre 2019 - Ancora notizie sul laboratorio analisi della Assl Olbia, purtroppo non positive: le dà, in un lungo comunicato, Luisella Maccioni della Funzione Pubblica Cgil.

"Qualche tempo fa ci siamo occupati del laboratorio analisi dell’impossibilità di farlo funzione al 100% dovuto alla carenza di personale e all’impossibilità di quel personale dell’utilizzo di una serie di macchinari e quindi conseguenza di non poter dare risposte in tempi brevi ai cittadini", inizia così la segretaria FP Luisella Maccioni.

"Sulla situazione del laboratorio analisi ci sembra di ricordare che intervenne non solo l’assessore Nieddu ma la stessa direzione della assl che in una nota dichiarava che i laboratori non erano stati chiusi e che si sarebbe fatto il modo di reperire quanto prima, il personale necessario. Purtroppo che da quel dì nulla è cambiato".

La novità più rilevante è, si legge nella nota Cgil, l'assunzione di un solo operatore tecnico "per lo più tirocinante e con un contratto di un mese che certamente non potrà sopperire alla gravissima carenza organica".

Secondo la Cgil Funzione Pubblica, "per far funzionare quel servizio e dare risposte al territorio ci vorrebbero almeno 6 unita in più a quello già presente in organico. Ccome fp l’avevamo già dichiarato in un comunicato precedente", prosegue il sindacato.

La situazione, però, sembrerebbe essere più grave di quel che appare.

"Quello che ci sorprende maggiormente è la sospensione del servizio per gli analisi a pagamento", dice Luisella Maccioni.

"In una Nota del 19 settembre indirizzata al direttore del Assl Olbia si fa presente la sospensione dell’attività prelievo / raccolta campioni.E con la stessa si evidenziava quali pazienti avrebbero potuto “usufruire” del servizio tra cui: le urgenze confermate dal medico competente, le donne in gravidanza,pazienti uniti muniti di richiesta dagli ambulatori o servizi aziendali,pazienti con patologie e invalidità,pazienti con esenzione per reddito".

"I pazienti che non hanno esenzione verranno presi in considerazione appena soddisfatte le altre richieste quindi di conseguenza non verranno effettuate le prestazioni a pagamento, in sostanza verranno erogate quando saranno in grado di farlo e se verrà ripristinato il personale richiesto", continua la Cgil citando la suddetta nota aziendale.

"La nota termina dicendo che: questa giustamente non penalizza gli utenti ma la solo l’azienda, che avrebbe una perdita di denaro non indifferente e creerebbe un danno erariale per una cifra giornaliera tra i 10 e 20 volte il costo di una unità di personale", continua la segretaria Maccioni che - stuzzicata da queste righe - ha deciso di fare qualche conticino.

"Come Fp Cgil ci siamo presi il 'gusto' di capire quali sono le analisi più frequenti e di conseguenza quantificarne il costo. Siamo arrivati alla conclusione che la perdita economica non è indifferente: circa 2.500,00 al giorno", sottolinea Maccioni.

"Quindi ci domandiamo come è possibile dare finanziamenti alle strutture private e non garantire quelle pubbliche? Visto che quell’utenza per necessità è costretta a rivolgersi a strutture private quindi dirottando ulteriore risorse e penalizzando ancora di più il pubblico", sottolinea con forza la Cgil.

"Riteniamo come fp cgil questa situazione non più sostenibile. Il governo regionale dia risposte alla Gallura non solo magnificando le qualità del Mater Olbia ma intervenendo compiutamente sulla sanità pubblica gallurese, prevedendo la copertura degli organici in modo da poter garantire i servizi a tutti i cittadini.Inoltre ribadiamo che l’universalità della sanità sia un bene da difendere e da rilanciare ed è per questo che continuiamo ad insistere affinché la Gallura e i suoi ospedali ritornino ad aver la dignità sanitaria necessaria", conclude Luisella Maccioni.