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Cronaca

Olbia, la rivoluzione turistica parte dal Costa Smeralda: nuovi canali, nuovi mercati

Olbia, la rivoluzione turistica parte dal Costa Smeralda: nuovi canali, nuovi mercati
Olbia, la rivoluzione turistica parte dal Costa Smeralda: nuovi canali, nuovi mercati
Angela Galiberti

Pubblicato il 09 June 2018 alle 16:46

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Olbia, 10 giugno 2018 - Il turismo 3.0, in cui la Sardegna finalmente da Cenerentola si trasforma in Regina, non è poi così lontano: dall'Aeroporto Costa Smeralda di Olbia, infatti, parte la rivoluzione turistica. Venerdì mattina, nella Sala Lodovici dello scalo olbiese, si è svolto l'incontro "Sardinian Tourism Pil Distribuitor" organizzato da Portale Sardegna: un'azienda ormai storica e pioniera che, tramite il web, porta migliaia di turisti ogni anno nell'Isola.

Scopo dei creatori di Portale Sardegna è dare il via a un percorso di collaborazione tra enti, aziende e operatori turistici per mappare gli attrattori, definire il prodotto e distribuirlo nei giusti mercati. Un obiettivo ambizioso che, però, si può realizzare a patto che sia definito "chi fa che cosa".

Definire chi fa le cose è il mantra dell'Assessorato al Turismo della Regione Sardegna, guidato da Barbara Argiolas, la quale è intervenuta all'incontro partendo proprio da questo presupposto: definire il ruolo di ognuno con precisione.

"In questi anni c'è stata confusione - ha spiegato l'assessora Barbara Argiolas -. Alla Regione spetta fare le infrastrutture per permettere ai privati di creare prodotto. Pochi lo sanno, Forestas ha il compito di occuparsi della sentieristica: abbiamo 1000 km infrastrutturati. Stiamo studiando le interconnessioni con le ciclovie con 44 itinerari, e abbiamo anche 5 cammini religiosi".

Nel suo intervento, l'assessora Argiolas ha più volte sottolineato l'importanza della definizione dei ruoli: se al pubblico spetta la programmazione, al privato spetta l'iniziativa economica e quest'ultimo non dovrebbe essere sostituito dalle associazioni culturali come - invece - sta accadendo sempre più spesso.

Portale Sardegna ha già avviato dei percorsi coinvolgendo gli enti locali e gli operatori, il che ha portato alla definizione di alcuni prodotti. I primi progetti stanno partendo nel Goceano e nel Nuorese con in prima fila il Parco di Tepilora.

Considerando quanto veloce corre il settore turistico mondiale, non si può perdere altro tempo in chiacchiere: serve immediatamente una collaborazione fulminea a tutti livelli istituzionali e privati.