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Cronaca

Olbia, la disperazione di una mamma: "Pediatri con liste infinite, impossibile cambiare medico"

Olbia, la disperazione di una mamma:
Olbia, la disperazione di una mamma:
Angela Galiberti

Pubblicato il 03 August 2020 alle 19:18

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Olbia, 03 agosto 2020 - La Città di Olbia è una delle poche città sarde in cui la popolazione cresce costantemente non solo grazie ai trasferimenti dal altre località sarde e non, ma anche grazie ai tanti bambini e alle tante bambine che ogni anno vengono alla luce al Giovanni Paolo II. In una città così giovane si dà per scontato che i servizi per le famiglie e per l'infanzia siano sempre al top, ma a volte non è così.

Ne sa qualcosa la famiglia della piccola Alessia (nome di fantasia): una bimba nata 9 mesi fa con la trisomia 21. Una bimba amatissima dai propri genitori, che necessita di un'attenzione particolare dal punto di vista medico. A raccontarci cosa non sembra stia funzionando a Olbia è la mamma, che chiameremo Maria. Tutto ruota intorno alla figura del pediatra di libera scelta che, però, tanto libera non è almeno a giudicare da quanto raccontato da Maria a Olbia.it: "Sono 9 mesi che combatto con questo problema, non ce la faccio più. Non voglio prendermela con i medici, desidero semplicemente che la popolazione venga a conoscenza dei problemi gravi che ci sono sul territorio".

"Quando Alessia è nata e ho dovuto scegliere il pediatra non ho avuto alcuna possibilità di scelta. Le migliori pediatre erano tutte occupate e sono stata costretta a scegliere l'unico con dei posti disponibili", spiega Maria al telefono. "Purtroppo con questo medico non ci troviamo bene. Mia figlia è finita in pronto soccorso recentemente per una cura non corretta. Desidero un medico più giovane e più aggiornato, ma non è possibile. Ho chiesto personalmente a diversi medici di prendere in carico mia figlia, che ha 9 mesi e necessita di attenzioni costanti, ma non c'è niente da fare: sono tutti pieni. L'unico modo sarebbe quello di fare uno "scambio" con un bambino che non abbia compiuto 13/14 anni, ma dove lo trovo?", prosegue la donna.

"I medici hanno le liste completamente piene e non c'è posto. Credo che non abbiano sostituito i pediatri andati in pensione, ma così non si può andare avanti. Mia figlia ha delle necessità particolari e ora siamo senza pediatra. Il nostro ex medico ci ha fatto un documento in cui si dice che è venuto meno il rapporto di fiducia tra medico e paziente. Con questo documento, in teoria, dovrei poter scegliere un altro pediatra, ma mi hanno detto che siccome non c'è posto quel documento non è valido. In questo momento, se ho necessità, pago un pediatra privato o vado in Pronto Soccorso per accedere alla Pediatria, com'è successo recentemente per un problema che poteva essere gestito dal pediatra di libera scelta", sottolinea Maria.

"Siamo in difficoltà - continua -. In Sardegna non abbiamo un centro specializzato in Trisomia 21 e devo portare mia figlia fuori dall'Isola per gli esami che deve fare. Per fare questi esami serve l'impegnativa, ma senza pediatra non si possono avere. Ho scritto all'Ats, ma oggi ho scritto anche alla Regione Sardegna: questa situazione va risolta, ne va della salute dei bambini e in questo caso parliamo di un bambino disabile che non ha alcuna priorità nelle liste".

Insomma, a quanto pare a Olbia ci sono tanti bambini ma sarebbero pochi i pediatri. Due le speranze della famiglia della piccola Alessia: la prima è che si risolva il problema alla radice e che ci sia il numero giusto di pediatri sul territorio; la seconda - diciamo una speranza di "emergenza" - è quella di trovare una famiglia disposta a fare questo scambio pediatra.