Olbia - Questa mattina, durante la Conferenza di Servizi convocata dall'Autorità portuale del Nord Sardegna, è stato approvato con parere unanime il progetto preliminare del ponte che collegherà l'Isola di Mezzo al viale Isola Bianca. Il progetto (in foto) prevede un ponte di 180 metri composto da tre blocchi: i primi 60 metri a palafitte e partirà dal tratto di viale Isola Bianca compreso tra la Direzione Marittima e i Cantieri nautici, il secondo blocco lungo quasi 100 metri sarà galleggiante, gli ultimi 20 metri saranno a palafitte. Il ponte sarà fatto di legno trattato, più un cuore di acciaio resistente alla salinità. Lo stesso ponte sarà percorribile dalle biciclette, avrà delle panchine lungo il percorso e sarà dotato di un parapetto di acciaio, nonchè di scivolo per diversamente abili agli ingressi. “Il progetto preliminare approvato questa mattina – spiega il presidente dell'Autorità Portuale Paolo Piro in una nota stampa – rende finalmente giustizia ad una parte dell’Olbia dimenticata. Con il pontile che andremo a realizzare, i cittadini potranno finalmente riappropriarsi di uno spazio che ha fatto la storia della città, un tempo meta delle famiglie che si avventuravano col chiattino fino al vecchio ristorante dove, in quei tempi, dopo il pasto si finiva a ballare nella pista creata ad hoc. È un aspetto romantico e di grande valore che oggi riportiamo finalmente alla luce”. Il pontile - costo dell'opera 500mila euro - collegherà idealmeente l'Olbia di ieri con l'Olbia del domani. Le giovani generazioni si saranno chieste più volte cosa mai avrà ospitato il rudere presente sull'isola. Quel rudere, ormai ridotto ad uno scheletro, ospitava il ristorante-bar della Famiglia Carlini che, negli anni ' 50, era uno dei ritrovi più popolari e suggestivi della Città (che all'epoca era poco più di un povero paese in cerca di un'idea di futuro). Il ristorante venne abbandonato negli anni '60, in concomitanza con lo sviluppo turistico-economico-culturale portato dalla Costa Smeralda. Il progetto del ponte ha lo scopo riportare gli olbiesi sopra uno dei simboli del Golfo interno: l'Isola di Mezzo, oggi meta prediletta dei gabbiani reali.
