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Olbia, Isde al via: la sfilata delle nazioni ha inaugurato il mondiale

Olbia, Isde al via: la sfilata delle nazioni ha inaugurato il mondiale
Olbia, Isde al via: la sfilata delle nazioni ha inaugurato il mondiale
Angela Galiberti

Pubblicato il 28 September 2013 alle 22:42

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cerimonia-isde2 Olbia4000 persone coinvolte, 36 nazioni, oltre 600 partecipanti: i numeri dell'International Six Days of Enduro sono questi. Ciò che non dicono i numeri però, lo dicono i volti, le espressioni, i sorrisi, la goliardia: la Sfilata delle Nazioni in stile olimpico che, dalle 17 ha invaso il centro storico di Olbia, è stata anche un'occasione per andare oltre i numeri e conoscere chi, l'Isde, lo vive sulla propria pelle. La sfilata. Le 36 nazioni partecipanti (dall'Italia all'Australia, dalla Francia campione in carica al Giappone, dagli Stati Uniti al Venezuela) si sono ritrovate di fronte al Municipio di della Città di Olbia per radunarsi prima della partenza. Ad aprire il corteo, due agenti della Polizia Locale in alta uniforme, poi la Banda musicale “Felicino Mibelli”, le Majorettes di Tempio e i gruppi folk. Dietro, una fiumana di persone di ogni età: amministrativi, tecnici, piloti, meccanici. Ai lati le famiglie arrivate coi team, uno stuolo infinito di fotografi e giornalisti, curiosi e turisti. Il lungo, lunghissimo serpentone ha percorso via Principe Umberto, ha superato la rotatoria di via Nanni e ha imboccato “contromano” il tratto di strada che, passando di fronte alla Lega Navale, porta o al tunnel o al centro. Questo era il percorso più breve che consentiva di non bloccare l'accesso all'Isola Bianca. Lo spettacolo. Osservare la Sfilata delle Nazioni è stato un vero e prorpio spettacolo. Ogni stato è stato chiamato sul palco per presentarsi al pubblico. E ogni presentazione è stata una vera e propria festa. L'Australia si è presentata con il suo simbolo: un canguro di peluches animato da una simpatica ragazza. La Gran Bretagna è salita sul palco con tutti suoi regni rappresentati – e non è mancato il saluto scozzese per eccellenza: kilt scozzese sollevato e lato b al vento per la gioia dei fotografi. Simpaticissimo il gruppo dei giapponesi che, come in un manga, ha portato con sé parrucche, i tradizionali ventagli tondi, fasce alla “Banzai” e giapponesina vestita col tradizionale kimono. L'Italia, invece, si è contraddistinta per i numeri: il gruppo italiano – tra tecnici della nazionale, piloti azzurri, organizzazione locale e team provenienti da tutta Italia – era sicuramente il più numeroso. Un gruppo compatto, pieno di talenti, dal quale ci si aspetta molto: innanzitutto battere i campioni uscenti, i cugini francesi. Si pensa alla gara. Dopo la cerimonia di apertura e relativo party svoltosi in centro, si pensa alla gara. Si parte lunedì mattina con i percorsi più vicini alla città di Olbia. Percorsi veloci, ma ancora troppo polverosi a causa della siccità. La polvere potrebbe dare qualche problema, ma tutti sono fiduciosi: il centenario dell'Isde sarà un successo.