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Cronaca

Olbia, intimidazione a Prospettiva Donna. Solidarietà da tutta la Città

Olbia, intimidazione a Prospettiva Donna. Solidarietà da tutta la Città
Olbia, intimidazione a Prospettiva Donna. Solidarietà da tutta la Città
Angela Galiberti

Pubblicato il 20 August 2013 alle 17:37

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Olbia - Chi segue le donne maltrattate sa di per certo, nel suo cuore, che prima o poi qualcuno proverà a mettergli i bastoni tra le ruote. E questi "bastoni" possono avere la forma dell'intimidazione. Ne sanno qualcosa le volontarie di Prospettiva Donna che, ieri mattina, hanno trovato la sede della loro associazione violata. Documenti ovunque, cose spostate, porta forzata. Una porta blindata, grossa e pesante, che non ha protetto il nido costruito con fatica da Patrizia Desole e Piera Bisson. La notizia di quello che appare, col passare delle ore, come un vero e proprio atto intimidatoria ha iniziato a circolare questa mattina, ma il fatto è avvenuto nella notte di domenica. Sin da subito tutta la città si è stretta intorno all'associazione con messaggi e telefonate di affetto, sostegno, comprensione. Un'onda di solidarietà che sta fortificando sempre di più quel muro invisibile che protegge le volontarie di Prospettiva Donna. "Non ci sentiamo sole grazie al vostro affetto e alla vostra solidarietà, ci date la forza per continuare il nostro impegno - ha scritto Patrizia Desole sul suo profilo Fb - Non ci arrendiamo di fronte a un atto così vile: un gesto vergognoso che offende tutta la comunità". Diverse le personalità civili e politiche che hanno espresso la loro vicinanza a Prospettiva Donna: il consigliere comunale Giulio Careddu, il consigliere comunale Liliana Pascucci, la presidente della Commissione comunale Pari Oppurtunità Enza Tucconi e decine di altri cittadini indignati. A questo elenco si aggiunge anche l'eurodeputata Francesca Barracciu che ha scritto: "Carissime amiche mie, preziosissime operatrici, sono disgustata e preoccupata per ciò che è successo. Spero che le forze dell'ordine facciano presto chiarezza. nel frattempo consideratemi a disposizione per qualsiasi esigenza pesiate possa esservi utile". Il raid all'associazione - sul quale indagano i Carabinieri del Reparto Territoriale di Olbia - è un atto molto grave, specialmente se si considera la posizione della sede: in pieno centro storico, a due passi dal Municipio. Questa intimidazione (difficile che i malviventi si siano introdotti per soldi e attrezzature) fa ben intendere in quale mondo le volontarie si devono muovere. Un mondo violento, dove la prevaricazione è la regola principale. Per questo è importante la reazione della Città: non lasciare sole le volontarie di Prospettiva Donna significa fortificare l'azione dell'associazione e dare una speranza a tutte quelle donne che, per un motivo o per un altro, ancora non hanno avuto il coraggio di ribellarsi.