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Olbia, carte di credito clonate: 29 indagati. Innocenti fino a prova contraria.

Olbia, carte di credito clonate: 29 indagati. Innocenti fino a prova contraria.
Olbia, carte di credito clonate: 29 indagati. Innocenti fino a prova contraria.
Olbia.it

Pubblicato il 10 May 2016 alle 17:57

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Olbia, 10 Maggio 2016 - L'inchiesta, partita nel 2013, riguardante la presunta frode informatica attraverso la quale sarebbe stato prelevato denaro indebitamente attraverso dei normali acquisti bancomat è stata chiusa con 29 avvisi di garanzia e avvisi di conclusione di indagine. Si tratta di un'inchiesta complessa che tocca direttamente il tessuto produttivo della città e tanti suoi stimati professionisti che sono, ovviamente, innocenti fino a prova contraria. Come riporta La Nuova Sardegna di quest'oggi, tra gli indagati vi sonoTonina Abeltino(agriturismo “Li Sciappeddi” di Telti),Paolo Bo(ristorante “Borgo Antico”),Pier Franco Bussu, (cafè “Nord Est”),Giacomo Coinu(bar “Sandalia Due srl”), Ivo Pasquale Cosseddu(ristorante “Terrasarda”), Giuseppe Demartis(“Pub Valentino”),Massimo Dessena (ristorante “Le Caravelle"),Stefano Gasparini e Marco Palumbo (ristorante “Love”),Martina Giagheddu proprietaria di una stazione di servizio sulla strada Olbia - Porto Cervo,Daniela Giorico(ristorante “Ko De Kap”),Alessandro Gracchi(autofficina meccanica “Lallo Moto”),Je Shengdfhen(“Sifen Wok"),Alessandro Leoni, Patrizia Mossa(“Jwaboo Concept Store” di Porto Cervo),Roberto Montalbano, (l’Aerre Living di Quartu Sant'Elena),Luigi Perra, (“Caruso” e “Saponetta” di Olbia),Salvatore Pinna(“Gallura Pesca”),Cinzia Punzeddu(“Clima Leader”),Sebastiano Sale (“Casablanca” di Olbia),Antonio Serra(“Fior D’Acqua” e “Risacca” di Cannigione),Oscar Testoni(“ La Prima srl”).

Le indagini, che coinvolgono anche la DDA di Cagliari, riguardano anche i presunti esattori dei denari prelevati attraverso le carte clonate:Gianni Cona, 24 anni di Olbia, Gianluca Salvatore Degortes , 42 anni, di Olbia, Tonino Paba, 54 anni, di Bonorva ma residente a Olbia, Nico Zallu, 43 anni di Valledoria, Roberto Meloni, 41 anni di Cagliari ma residente ad Alghero, Antonio Porru, 46 anni di Porto Torres e Madina Serigne Lo, senegalese residente a Olbia. Il sostituto procuratore della DDA di Cagliari, la dottoressa Diana Lecca, nel chiudere l'inchiesta ha stralciato la posizione processuale di altri 5 coimputati, per i quali c'è già stata una definizione con riti alternativi.

Secondo l'ipotesi investigativa, che dovrà poi essere provata in Tribunale, l'organizzazione si sarebbe servita di esercenti compiacenti per rubare i dati dei clienti e clonare le carte: secondo gli investigatori, bastava infatti strisciare un bancomat o una carta di credito in un pos e il gioco era fatto. Gli indagati hanno una ventina di giorni di tempo per chiedere ulteriori indagini e depositare le memorie difensive. Giova sottolineare ancora una volta che un avviso di garanzia non è una condanna eche si è innocenti fino a prova contraria.