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Pubblicato il 04 January 2019 alle 12:56
Olbia, 04 gennaio 2019 - L'inchiesta sui rifiuti provenienti dalla Campania e trattati dal Cipnes di Olbia continua, nel frattempo la difesa ha ottenuto un risultato importante: il Tribunale del Riesame ha accolto le argomentazioni dell'avvocato Alberto Sechi (che difende sia il Cipnes che la Ecoter, l'azienda che ha trasferito i fanghi a Olbia) e ha disposto il dissequestro dei due rimorchi sequestrati preventivamente dalla Procura. Ne hanno dato notizia sia l'Unione Sarda che la Nuova Sardegna.
L'indagine è partita lo scorso 28 novembre, quando i Carabinieri del Noe di Sassari si sono recati nella discarica di Spiritu Santu e hanno sequestrato i rimorchi della Ecoter e parte dell'impianto di biostabilizzazione (che è ancora sotto sequestro). Secondo l'ipotesi di indagine, i fanghi campani - frutto della depurazione delle acque reflue del Comune di Caivano - sarebbero rifiuti pericolosi che non avrebbero potuto essere accolti nell'impianto olbiese.
Al momento risultano indagate sei persone. La vicenda ha avuto anche strascichi politico-giudiziari: il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, ha querelato l'ex deputato di Unidos Mauro Pili (il politico che per primo ha parlato della questione) e Uccio Iodice (l'ex assessore comunale che più ha seguito la vicenda).
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