Olbia, inaugurata cappella all'Aeroporto Costa Smeralda

La targa con la preghiera del viaggiatore tradotta in 4 lingue Olbia – Un angolo discreto e raccolto, fatto di legno e granito. La cappella dell'Aeroporto Costa Smeralda di Olbia, posta al piano mezzanino della struttura, si presenta così agli occhi del visitatore: un luogo semplice e intimo nel quale potersi raccogliere per qualche minuto prima della partenza. La “Ecumenical Chapel” è stata inaugurata questa mattina dall'amministratore delegato Geasar Silvio Pippobello e dal direttore dell'Aerporto l'avvocato Marco Di Giugno. L'idea di questa piccola chiesetta venne, qualche anno fa, al dirigente Enac precedente, il dottor Fusco durante una chiacchierata con il dottor Pippobello e con il vescovo Sanguinetti. A tre anni di distanza, ecco la sua inaugurazione alla presenza di tutte le autorità civili, militari e religiose del territorio. La “Ecumenical Chapel” è stata realizzata grazie al progetto dell'architetto Enzo Satta. Per costruirla sono stati impiegati sia materiali che aziende del territorio. Ma a renderla speciale non è solo la materia di cui è fatta. La piccola cappella, infatti, è multi-confessionale. All'esterno, ad accogliere i visitatori, vi è una lucida targa in metallo con sopra una incisione: è la “preghiera del viaggiatore”, ideata da Giovanni Paolo II e scritta in italiano, ebraico, arabo e inglese. Ciò preannuncia quello che si troverà all'interno: uno spazio dedicato alle fedi cattolica, musulmana, ortodossa ed ebraica. Segno evidente dell'internazionalità dell'aeroporto, ma anche di una città – quella di Olbia – che sta cambiando radicalmente.