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Olbia: via libera a Imu e Tasi. Nizzi: "premiamo chi dà occupazione"

Olbia: via libera a Imu e Tasi. Nizzi:
Olbia: via libera a Imu e Tasi. Nizzi:
Angela Galiberti

Pubblicato il 28 November 2016 alle 19:25

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Olbia, 2 Novembre 2016 - Imu esentata alle categorie D e applicazione della Tasi tutti tranne che abitazioni principali e le categorie D. L'argomento è stato introdotto da Michele Fiori, assessore comunale al bilancio: "Stiamo proponendo le stesse aliquote dell'anno scorso, eccezion fatta per le categorie D che risparmieranno 600mila euro".

Su questo argomento si è svolta una lunga discussione durante la quale la minoranza, pur proponendo due emendamenti "correttivi", ha attaccato duramente l'amministrazione senza colpo ferire: la maggioranza ha silenziosamente e sornionamente incassato, lasciando parlare il sindaco Settimo Nizzi.

Con l'approvazione di oggi, viene abbassata l'aliquota Imu per le categorie D (centri commerciali, banche, opifici, cinema, assicurazioni, etc.) e viene applicata la Tasi a tutti tranne che alle prime case e alle categorie D. La minoranza ha chiesto lo stesso trattamento per le categorie c/1 e le categorie a/10: cioè tutte le altre attività produttive, la cui "colpa" è di essere "piccole".

"Siamo molto contenti che l'assessore alla finanze abbia detto che ci sarà un risparmio per le attività produttive perché le categorie D sono i centri commerciali, i cinema, le banche, assicurazioni - ha detto Rino Piccinnu (Pd) -. La maggior parte degli imprenditori olbiesi hanno bar, ristoranti, uffici. Questi imprenditori non vengono premiati. Non vedo perché un centro commerciale debba risparmiare e il negozio di zia Mariedda debba pagare di più di una banca. Se parliamo di attività l'aliquota deve essere uguale per tutti".

Sulla stessa linea il Movimento 5 Stelle con Teresa Piccinnu: "Si è promesso che chi, nel centro storico, variava la destinazione d'uso in c/1 e a/10 avrebbe avuto una detassazione. Con queste delibere, c'è una sperequazione tra imprenditori che hanno lo stesso tipo di attività ma che lavorano in zone diverse".

La scelta di abbassare leggermente le aliquote Imu alla categoria D e di applicare la Tasi è stata difesa a spada tratta dal sindaco. "La stragrande maggioranza dei locali dei centri commerciali viene tassato, come tutti gli altri - ha detto Settimo Nizzi, rivolgendosi alla minoranza -. Abbiamo deciso di fare una scelta. Avevamo detto che avremmo dato una mano alle imprese che danno occupazione e lo stiamo facendo. Facciamo riprendere l'occupazione, diamo una mano a chi impegna capitali in posti di lavoro, suddividiamo il costo delle nostre necessità in un piccolo obolo per molte persone, piuttosto che tassare poche persone. La Tasi era necessaria applicarla: è facile dire che non abbiamo soldi e poi lasciare la città distrutta e senza illuminazione. Per quanto riguarda il centro storico, faremo tutto ciò che abbiamo promesso. Noi abbiamo fatto delle scelte specifiche sui soggetti da tassare e da detassare. Scelte politiche e amministrative importanti. Noi abbiamo fatto bene perché i servizi collettivi fanno fatti pagare alla collettività".

Le nuove aliquote sono state approvate. Gli emendamenti proposti sono stati bocciati.