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Olbia. Immigrati, nuove cittadinanze e casi controversi: ecco i numeri

Olbia. Immigrati, nuove cittadinanze e casi controversi: ecco i numeri
Olbia. Immigrati, nuove cittadinanze e casi controversi: ecco i numeri
Olbia.it

Pubblicato il 25 January 2018 alle 13:43

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Olbia, 25 gennaio 2018 -Il Dipartimento immigrati della Cgil di Olbia-Tempio, diretto daDonata Giacomelli, costituisce un’eccellenza in Sardegna per quantità e qualità del lavoro svolto. In capo al patronato Inca, l’attività gestita dall’ufficio di via del Piave a Olbia va spesso oltre gli adempimenti canonici riguardanti rilasci, rinnovi, aggiornamenti, conversioni di permessi, richieste di permessi di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo (“carte”) e ricongiungimenti familiari, trasformandosi in un vero e proprio centro di assistenza che, quotidianamente, si confronta con problematiche sempre più complesse.

Nel 2017 il Dipartimento immigrati della Cgil di Olbia-Tempio ha trattato 387 pratiche. “Non si tratta– afferma Donata Giacomelli –di semplici operazioni burocratiche. Spesso occorre più di un incontro per la regolare consegna dei documenti, tenendo anche conto delle informazioni, spesso discontinue e contraddittorie,che si diffondono tra i migranti, grazie anche a referenti improvvisati, italiani e stranieri, incapaci di gestire le complesse problematiche del settore. Gli stessi Commissariati talvolta forniscono indicazioni diverse l’uno dall’altro o gli immigrati stessi le interpretano in modo scorretto. Gli interventi del nostro Ufficio nei casi di pratiche sbagliate sono frequenti, ma soprattutto le conseguenze degli errori comportano ritardi biblici nella consegna dei documenti ai richiedenti”

Le richieste di permesso di soggiorno con procedure di rigetto, sottoposte all’interessamento del Dipartimento, sono state ben 64, un numero molto elevato rispetto al passato. “Quasi tutte le richieste rigettate – chiarisce Giacomelli –erano basate supartite Iva fittizieche noi abbiamo sempre scoraggiato, informando i richiedenti degli obblighi riguardanti i contributi Inps, i versamenti di Iva e Irpef e soprattutto della necessità di far corrispondere le dichiarazioni dei redditi con le fatture registrate. Da qualche tempo le Questure hanno stretto i controlli. Nel 2017, tutti i permessi di soggiorno di questo tipo sono stati bloccati”.

L’attività del Dipartimento immigrati della Cgil di Olbia-Tempio fa registrare anche9 pratiche anomale, originate per lo più dalla mancanza dei passaporti, dalle difficoltà nel rinnovarli, dalle richieste di permessi di attesa occupazione con documenti scaduti.Le pratiche di cittadinanza italiana online sono state 60, nove in più rispetto al 2016. “Questo delle richieste online– spiega la responsabile del Dipartimento immigrati –è argomento spinoso. Generalmente l’Inca, in Sardegna, non svolge questo genere di procedure che richiedono la generazione di email personali e la responsabilità diretta dell’utente. La diffusa incompetenza informatica dei richiedenti ci costringe a far fronte a pressanti richieste di controllo delle pratiche presentate e anche alla mancata risposta degli stranieri alle convocazioni della Prefettura inviate via posta elettronica”.

Quanto alle attività e ai servizi di carattere sociale, erogati dal Dipartimento di Olbia oltre le normali attività d’ufficio, si contano18 istanze di rilascio e rinnovo di permesso di soggiorno per affidamento minori rivolte al Tribunale dei minorenni da parte di cittadini stranieri privi di documenti di soggiorno,in collaborazione con il servizio sociale minori stranieri del Comune di Olbia e con i servizi sociali di Telti, Golfo Aranci e Palau,3interventi relativi a donne straniere vittime di violenzapresso l’associazione “Prospettiva donna” di Olbia,32 pratiche Inps(iscrizioni, variazioni di contratti di lavoro, controllo dei contributi, dichiarazioni sostitutive di Cud eccetera),45 tra lettere, dichiarazioni e atti di notorietàper diverse finalità,2 richieste di apolidiaavanzate dalla comunità Rom,25 richieste di regolarizzazione in Italia, con le nuove procedure, diconsanguinei extracomunitari di cittadini italiani,22 solleciti di pratiche di cittadinanzaoltre i termini di legge.

Il Dipartimento immigrati della Cgil di Olbia-Tempio ha inoltre trattato un numero non quantificabile di relazioni e ricorsi per casi particolari riguardanti asilo politico e protezione umanitaria, di problematiche legate alla comunità rom (sostegno sociale, servizio scolastico, arresti domiciliari eccetera), di informazioni, contestazioni e richieste su casi particolari, in costante contatto con Questura e Prefettura, di controlli online delle procedure di cittadinanza. Donata Giacomelli sottolinea l’efficacia e la funzionalità dei rapporti del Dipartimento con le istituzioni, sempre disponibili e collaborative e, in particolare, con alcuni funzionari del Commissariato di Olbia e la Prefettura di Sassari.

E’ opportuno, infine, evidenziare che il Dipartimento Immigrazione di Olbia riesce a mettere a disposizione i propri servizi in tutti i giorni feriali, in orari diversi e che fa il possibile per venire incontro alle esigenze dei migranti a mezzo telefono, mail, sms, fax proprio in considerazione delle difficoltà degli utenti di presentarsi negli uffici, compatibilmente con le necessità lavorative e familiari, in un territorio come quello gallurese. “Venerdì scorso –conclude Donata Giacomelli –ho ricevuto 22 persone e ho effettuato solo un rinnovo e un aggiornamento. Gli altri avevano problemi diversi“.Parole che descrivono in modo efficace il ruolo del Dipartimento.