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Cronaca

Olbia e la Casa dell'Horror: il divertimento tra paura e risate

Olbia e la Casa dell'Horror: il divertimento tra paura e risate
Olbia e la Casa dell'Horror: il divertimento tra paura e risate
Angela Galiberti

Pubblicato il 31 December 2015 alle 13:37

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Posted by Haunted House Anna Red Rose on Martedì 29 dicembre 2015

Olbia, 31 Dicembre 2015 - E' l'unica in Sardegna ed è unica, nel suo genere, a livello europeo: è l'Haunted House Anna Red Rose, la casa dell'orrore situata nella Zona Industriale di Olbia. O, per essere più precisi, nella villa sul mare presente nel terreno della Compagnia Corridoni. 250 metri quadri di scenografie, suoni orripilanti, creature mostruose, animatronix e una storia unica. Perché, a differenza delle altre Hunted House mondiali, ad Olbia si vive un film horror da protagonisti con trama, telecamera in mano e indizi da seguire e scoprire. "L'idea è nata per caso durante una festa di Halloween nel 2012 - racconta Andrea Smaldini, ideatore della casa dell'horror insieme alla compagna Annalisa Muntoni -. Eravamo a casa, abbiamo allestito una festa a tema e ci siamo divertiti. Così ci siamo appassionati e abbiamo deciso di aprire una Haunted House qui, in Sardegna. Il primo anno abbiamo aperto ad Arzachena, in uno stazzo dell'800. Una location stupenda. Poi siamo venuti ad Olbia e abbiamo avuto la possibilità di usare questa villa, molto grande, situata in un posto in cui non ti aspetteresti mai di trovare una villa".

Le Haunted House sono una realtà ben consolidata in America e sono molto diffuse in Spagna, Germania e Gran Bretagna. Sono dei luoghi di divertimento dove la paura è l'ingrediente principale. Un po' come avviene nelle "case stregate" che arrivano con le tradizionali giostre di San Simplicio, ma nelle Haunted House si va oltre e si va oltre nella struttura olbiese. "Vorremmo che rimanesse sempre un gioco, per questo apriamo solo su prenotazione e solo per gruppi di 4/6 persone alla volta - continua Andrea Smaldini -. Per noi è importante fare un buon lavoro e divertire le persone che si rivolgono a noi. Non c'è semplicemente la paura, c'è una storia da seguire e si può interagire con la trama e le creature". Se lo scopo è divertire attraverso la violenza, questa non è mai reale: è sempre e solo rappresentata. Le persone che entrano da Anna Red Rose non verranno mai toccate e, se molto spaventate, non saranno mai costrette a subire: il gioco si ferma e si riprende fiato.

L'avventura nella Casa dell'Orrore inizia sin dal principio: si parcheggia e si sale su un blindato. Il camioncino percorre una strada nel bosco (utilizzata, d'estate, come percorso) e si arriva alla casa. Non c'è nessuno dentro, il silenzio è assoluto. La storia parte e si viene travolti da urla, voci nella notte, oggetti e rappresentazioni raccapriccianti. "La storia che abbiamo allestito nella villa riguarda un ospedale dove veniva praticata la lobotomia - dice l'ideatore della Casa -. La storia è inventata, ma cose del genere sono successe. Ogni storia viene cucita addosso alla location e c'è un grande lavoro dietro. Ad Arzachena abbiamo messo in scena l'inquisizione. Le nostre scenografie sono realistiche, abbiamo dei letti da ospedale, animatronix e le nostre maschere provengono tutte dagli Stati Uniti. In America hanno delle cose fantastiche per le Haunted House, qua non sono ancora diffuse".

La casa utilizzata per questa divertente attività ludica apparteneva al direttore di una compagnia andata in fallimento. La casa era la sua residenza estiva e, oggi, è il teatro di una storia horror ideata per coloro che amano divertirsi. L'Haunted Huose olbiese è una bella attrazione e sta andando piuttosto bene. "Vengono da tutta l'isola per passare una serata diversa da noi - continua Andrea Smaldini -. Siamo molto contenti di questo. Per il futuro, ci piacerebbe instaurare una collaborazione con l'amministrazione comunale che ha molte strutture abbandonate e che noi potremmo utilizzare in chiave turistica. Gli stranieri apprezzano questo genere di attrazioni e il nostro sogno è quello di creare una Haunted House basata sulla Sardegna e sulle sue leggende, che sono tantissime".

In effetti, Olbia è piena di strutture che potrebbero essere riqualificate con una Haunted House: il Caprile, l'ex mattatoio, la casetta rossa, le case cantoniere, nonché tutta quella miriade di case abbandonate che aspettano solo di rivivere.

L'associazione che ha realizzato la casa dell'orrore olbiese riceve solo su prenotazione. Le prossime date sono il 2 e il 3 Gennaio. Per informazioni si può chiamare Andrea Smaldini al numero 346 5253143.