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Pubblicato il 09 May 2016 alle 19:15
Olbia, 09 Maggio 2016 -È un argomento ostico per i più: norme, regolamenti, direttive. L'Europa è spesso una mitica chimera, un oggetto affascinanteeincomprensibile, un organismo lontano e burbero. Eppure, c'è chi sull'Europa e sui suoi (cospicui) fondi sta puntando tutta la sua campagna elettorale o, in ogni caso, la sua carriera politica. Questa mattina il presidente del Consiglio Comunale di Olbia e candidato a Sindaco, Vanni Sanna, il vice presidente del Consiglio Comunale e presidente Agci, Michele Fiori e dottor Giampaolo Saba, specializzato in Programmazione Europea, hanno presentato il progetto relativo al Gect: acronimo che sta per Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale. "Lavoriamo a questo progetto da tempo - spiega Vanni Sanna - ed è una cosa che vogliamo regalare alla città e alla Gallura. Il 12 Maggio andremo ad Ajaccio per il primo protocollo d'Intesa e ci andiamo a nostre spese. Con noi ci saranno i comuni di Palau, Arzachena, Olbia, Aglientu, La Maddalena, Santa Teresa, Ajaccio, Bonifacio e Porto Vecchio".
Cosa è un Gect?È uno strumento ideato dall'Unione Europea che, una volta messo a regime e utilizzato nella giusta maniera, è capace di attrarre fondi europei in modo diretto senza passare dalle "forche caudine" regionali e nazionali dei Por e dei Pon. Nel nostro caso, il Gect metterebbe insieme la Gallura e la Corsica. "La commissione europea si è resa conto che i maggiori finanziatori dell'Unione (Germania, Italia, Francia)non riescono a spendere tutti fondi messi a loro disposizione, fondi che poi tornano indietro. L'Ue ha deciso di istituire i Gect con un regolamento comunitario. Si tratta di uno Sportello europeo transfrontaliero - sottolinea Sanna -, un vero e proprio centro Centro decentrato di spesa rispetto ai piani operativi nazionali e regionali. Con questa società che verrà creata (e che dialogherà direttamente con l'Unione europea) potremo intercettarefondi diretti dall'unione. Il Gect ci dà accesso a una finestra di 5miliardi di euro".
Cosa si possono fare con 5 miliardi di euro? Di tutto: banda larga, infrastrutture, sviluppo dei trasporti marittimi, finanziamento alle micro imprese, etc. "Sarà nostra cura completare questo progetto anche dai banchi dell'opposizione - spiega Vanni Sanna -. Olbia deve tornare ad essere la locomotiva dell'isola".
Il Gect non cancella le risorse regionali: aggiunge altre risorse, quelle che non sono state spese. L'Unione europea ha creato questi enti per favorire la cooperazione tra regioni e per far sì che venga promosso lo sviluppo economico a livello macro-regionale. Viene messo in pratica, in sostanza, il detto popolare "l'unione fa la forza".
"Il Gect è un ente pubblico che esiste sulla base di una convenzione e di uno statuto - spiega il dottor Giampaolo Saba, che ha curato il progetto Gect -. Questa è cooperazione territoriale europea e risponde alla Politica di Coesione, cioè la riduzione degli squilibri tra le regioni e in particolari nelle regioni insulari come la Sardegna. La nostra isola è la seconda regione più isolata del Mediterraneo. La prima è Minorca".
Sicuramente, il Gect è un argomento ostico ai più, ma la cifra dei fondi potenziali a cui si può attingere non ha bisogno di spiegazioni: 5 miliardi di euro con i quali si può davvero cominciare a pensare in grande (e a prescindere da chi occuperà lo scranno più alto nel prossimo Consiglio Comunale). Altri Gect sono già operativi, come il Gect Go di Gorizia, e le loro esperienze potranno essere di ispirazione.
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