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Pubblicato il 21 December 2018 alle 13:21
Olbia, 21 dicembre 2018 - La raccolta differenziata, in Città, potrebbe andare molto meglio: dobbiamo dirlo. Due i fattori negativi: il 30% dei rifiuti non viene differenziato ed è presente, in città, uno zoccolo duro di evasori-lanciatori di sacchetti che vive alle spalle dei cittadini onesti.
La fotografia di ciò che sta succedendo è stata "scattata" in Consiglio comunale, ieri sera, durante una breve discussione sulla Tari: il tributo con il quale bisogna finanziare la raccolta dei rifiuti. Intanto, la legge è chiara: la raccolta dei rifiuti solidi urbani deve essere pagata con i soldi ricavati dal pagamento della Tari. Se ci sono degli evasori, però, i conti non tornano.
A Olbia, l'evasione della Tari è pari a circa 5 milioni di euro: non esattamente bruscolini. Difficile quantificare il numero dei furbetti del sacchetto, ma sono tanti. Lo si deduce dalla quantità di discariche abusive di cui è disseminato il territorio olbiese: dal centro alla periferia, il sacchetto abbandonato è un must irrinunciabile nonostante sia presente un ecocentro al Molo Brin che possono usare tutti, anche i non residenti.
Alle banche dati comunali e della De Vizia sono sconosciuti interi condomini e villaggi, ma c'è anche il problema degli affitti in nero e dei proprietari che non dotano gli appartamenti dei mastelli. Problematiche serissime, queste, che bisogna affrontare. Nell'ultimo anno, il Comune è riuscito a scovare circa 500 evasori, ma non basta: serve molto di più.
Altrimenti il destino è segnato: a pagare per tutti saranno i cittadini onesti.
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