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Porto Olbia, lavori nei fondali e canaletta: presto navi di ultima generazione

Porto Olbia, lavori nei fondali e canaletta: presto navi di ultima generazione
Porto Olbia, lavori nei fondali e canaletta: presto navi di ultima generazione
Olbia.it

Pubblicato il 24 July 2018 alle 11:01

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Olbia, 24 luglio 2018 - Novità importanti per il porto Isola Bianca di Olbia che si appresta, secondo una nota stampa diramata dall'Autorità portuale della Sardegna, ad accogliere navi di ultima generazione.

Ieri è infatti stato firmato il contratto per la prima tranche di lavori di manutenzione dei fondali del porto olbiese: la società che si occuperà di questo "cantiere" è la Zeta Srl. "La società chioggiana, con un lungo curriculum in lavori marittimi, una volta rilevate, analizzate lecampionature dei fondali ed ottenuto il via libera della Conferenza di Servizi - si legge nella nota stampa -, attuerà il livellamentodei cumuli di sabbia nella parte centrale del canale di accesso in porto, riportando i fondali ad unaprofondità tale da consentire il transito di navi con pescaggio superiore agli 8,5 metri".

Secondo l'Autorità portuale guidata da Massimo Deiana, si tratta di "Un primo step che rientra in un più ampio intervento manutentivo, a cadenza annuale, e cheprevederà la rimozione di cumuli sabbiosi anche negli specchi acquei prospicenti ai moli solitamentedestinati all’ormeggio dei giganti del mare.Intervento, quest’ultimo, per il quale sono già in fase di definizione le procedure di affidamento che,subito dopo la fine della stagione estiva e la conseguente diminuzione delle frequenze giornalieredei traghetti da e per lo scalo olbiese, interesserà la darsena interclusa tra i moli 3 e 4 e il lato est delporto (moli 7 – 8 – 9), regolarmente dedicati alle crociere. Anche in questo caso, l’obiettivo è quellodi livellare i fondali ad una profondità tale da consentire l’ormeggio confortevole anche per navi dimaggiore stazza".

I lavori di manutenzione dei fondali non finiscono con gli interventi appena descritti, i quali verranno infatti seguiti da un ampio dragaggio "che assicurerà lanavigabilità con una profondità dei fondali, in particolare per la canaletta di accesso al golfo, noninferiori agli 11 metri e, per quanto riguarda il porto Cocciani ed i moli dell’Isola Bianca, nonminori di 10".

Poiché toccare la canaletta significa toccare i delicati equilibri naturali del Golfo Interno, l'Autorità Portuale ha predisposto un protocollo d'intesa da sottoporre all'Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) "attraverso il qualeverranno stabilite le modalità di escavo della canaletta e del golfo, con un percorso che prevedestudi, analisi, lavori e monitoraggi costanti della qualità ambientale".

La firma del contratto con la Zeta Srl – spiega Massimo Deiana, presidente dell'Autorità portuale della Sardegna– è un primo tassello del piùampio progetto di approfondimento dei fondali del porto di Olbia. Un intervento necessario, nonpiù prorogabile, per mantenere la portualità del nord est al passo con le dinamiche del mercato deitrasporti marittimi, soprattutto di quelle crocieristiche, la cui rapida evoluzione della flotta navaleimpone un costante adeguamento dei porti. Un percorso che intendiamo seguire affiancati daitecnici dell’ISPRA, istituto deputato, per legge, alla regolamentazione e al monitoraggio di taliattività, certi che sapremo raggiungere l’obiettivo con il minimo impatto sull’ambiente e sulleattività produttive presenti nel golfo olbiese”.