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Cronaca

Olbia: fiori in centro, ma la città è una discarica a cielo aperto

Olbia: fiori in centro, ma la città è una discarica a cielo aperto
Olbia: fiori in centro, ma la città è una discarica a cielo aperto
Angela Galiberti

Pubblicato il 06 May 2019 alle 14:21

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Olbia, 06 maggio 2019 - La bellezza, i colori e la cura in centro; il degrado, la spazzatura e l'abbandono nelle periferie.

Olbia, da qualche tempo a questa parte, si è trasformata in una città dai due volti: il primo seducente e ammaliante, fatto di cura ed eventi sfavillanti; il secondo ingrigito e sporco, fatto di discariche e disattenzione.

Le ultime foto arrivate dalla periferia olbiese lasciano poco spazio alle parole: dovrebbero parlare i fatti, anche se a quanto pare le priorità di questa amministrazione sembrerebbero altre.

Cosa ci raccontano queste foto? Ci raccontano una città dove, a fronte della maggioranza dei cittadini onesti, una minoranza rumorosa fa scempio dell'ambiente abbandonando rifiuti in ogni dove.

La macchia mediterranea accoglie, purtroppo, rifiuti di ogni genere: bidoni, cartoni, cassette di plastica, buste, aspirapolvere, motori, sedie, borse, bacinelle, stampanti, lastre ondulate, cuscini, materassi, cassette di legno, copriletto e una quantità infinita di plastica.

Recentemente, la giunta Nizzi ha approvato una delibera di indirizzo per alcune sperimentazioni da fare con la raccolta differenziata che hanno l'obiettivo di incrementare la percentuale di rifiuti recuperati.

Tutto benissimo, ma che si fa con chi non differenzia? Come si stanano e sanzionano gli inquinatori? Una percentuale di incivili è, purtroppo, fisiologica, ma la collettività non può pagare un prezzo così alto in termini di salute ambientale e decoro.

Evidentemente o gli incivili sono troppi per essere sanzionati (e allora si apre un altro fronte, quello educativo) oppure gli strumenti messi in campo dall'amministrazione Nizzi non sono così efficaci come dovrebbero.

Ai posteri l'ardua sentenza.