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Cronaca

Olbia, torna il festival dei popoli: ecco Musicultura World Festival

Olbia, torna il festival dei popoli: ecco Musicultura World Festival
Olbia, torna il festival dei popoli: ecco Musicultura World Festival
Angela Galiberti

Pubblicato il 21 December 2017 alle 13:43

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Olbia, 21 dicembre 2017 - Un festival capace di lasciare traccia: così l'evento organizzato dall'associazione olbiese Musicultura Sardegna è stato definito dal noto e apprezzato musicista Mauro Mibelli, ospite quest'anno proprio della 29esima edizione di Musicultura World Festival.

L'evento, dal titolo "Terra Muda" - ultimo brano dei Cordas et Cannas, è stato presentato questa mattina in una delle location in cui si svolgerà: la Stazione Marittima di Olbia. A narrare l'epopea storica della manifestazione e le caratteristiche dell'edizione 2017 sono stati Bruno Piccinnu, Francesco Pilu e Dario Maiore.

Il festival nasce quasi 20 anni fa con il nome "Primavera Olbia Jazz"; in seguito ha preso il nome di Emmas (nome rimasto nel cuore di molti), mentre da qualche edizione si chiama con il suo nome originale che fa riferimento diretto all'associazione - nome che poi è anche la sua mission: vale a dire valorizzare, incontrare e conoscere la cosiddetta 'world music', la musica dei popoli.

Musicultura World Festival è un evento a tutto tondo che offre spunti di riflessione su tematiche di rilevanza mondiale. Nel corso degli anni, gli organizzatori hanno affrontato e dedicato le serate ad argomenti molto importanti: la violenza di genere, l'immigrazione, il rispetto tra le genti, ma anche e soprattutto l'ambiente. Tema, quest'ultimo, che ritorna anche quest'anno: "Terra muda è la Terra che non può parlare. Abbiamo voluto utilizzare il titolo del nostro brano perché quella ambientale è la tematica che abbiamo affrontato più frequentemente durante il festival", sottolinea Bruno Piccinnu.

"L'ambiente è dove viviamo - spiega Francesco Pilu -. A livello mondiale si fa finta di niente, ma niente sta migliorando: tutto sta peggiorando".

Con questa dedica al pianeta Terra e al suo precario stato di salute, i Cordas et Cannas - anima del festival - offrono al loro pubblico un evento di grande spessore culturale che durerà per ben tre giorni (26, 27 e 28 dicembre) e che toccherà diverse tradizioni musicali: la Sardegna, il jazz, la pizzica, la tarantella, progetti innovativi e nomi di respiro internazionale. Due le location: anteprima alle 18:30 all'Aeroporto Costa Smeralda e serata principale alla Stazione Marittima di Olbia (biglietto di ingresso 5€).

Si parte il 26 dicembre, giorno di Santo Stefano: anteprima all'aeroporto con The Live Xperience; dalle 21:30 grandissima serata d'apertura con il jazzista internazionale Gavino Murgia, i Tenore Gòine Nugoro e i Cordas et Cannas che, da questa loro esibizione (ripresa dal bravissimo videomaker olbiese Manfredi Sanna) realizzeranno un disco.

Si continua il 27 dicembre: anteprima aeroportuale con Alma Canta Duo; concerto dalle 21:30 all'Isola Bianca di Alma Canta & band, Simone Campa e la Paranza del geco. Infine ecco il 28 dicembre: anteprima all'aeroporto con il progetto olbiese Estemporanea; dalle ore 21:30 al porto Mauro Mibelli e il suo apprezzatissimo progetto S'Ard, Stefano Saletti e Banda Ikona.