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Olbia, Festa dei Lavoratori. Cgil e Cisl: "al lavoro per la pace"

Tempo di ripartenza e nuove opportunità lavorative

Olbia, Festa dei Lavoratori. Cgil e Cisl:
Olbia, Festa dei Lavoratori. Cgil e Cisl:
Giada Muresu

Pubblicato il 01 May 2022 alle 06:00

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Olbia. Oggi primo maggio è la Festa dei Lavoratori. Un momento utile per riflettere ancora una volta sui temi centrali: lavoro-benessere. Ci troviamo in un periodo storico particolare, a cavallo tra la pandemia e la guerra in Ucraina: due situazioni che mettono a dura prova in primis la quotidianità e in secondo luogo il lavoro. Proprio per questa ragione bisogna assolutamente pensare ad una ripartenza in ogni ambito, ad Olbia questo è possibile date le numerose opportunità che il nostro territorio offre. 

Si parla di creare condizioni che portano alla cultura del lavoro sano, al rispetto di ogni signolo lavoratore e soprattutto a far coinciliare i tempi lavoro-famiglia, sia per le donne ma anche per gli uomini. A tal proposito il segretario territoriale Cisl Gallura, Mirko Idini, dichiara: "Bisogna sensibilizzare lavoratori e datori di lavoro al rispetto dei contratti collettivi, a ciò che riguarda la salute e sicurezza di ogni lavoratore, a promuovere corsi di formazione per dipendenti di ogni settore per costruire un sistema nuovo facendo leva sull'offerta e istruzione, fondamentali per il nostro territorio".

"Olbia è in continua crescita - anche demografica - bisogna dunque puntare su turismo, nautica e sanità e per fare questo è necessario formare professionisti. Il paradosso sempre più evidente di questi anni è che, mentre prima vi erano i lavoratori ma mancava il lavoro, ora il lavoro c'è ma mancano i lavoratori. È utile creare prospettive e condizioni nuove di impiego, un rinnovamento che va incontro al sistema domanda/offerta. Il nostro territorio rispetto ad altri, vede una forte unità sindacale e stima reciproca, così insieme è possibile costruire nuove modalità operative", conclude Idini.

Dichiara la segretaria Cgil Gallura, Luisa Di Lorenzo: "Il primo maggio deve essere un'occasione per rimettere al centro dell'iniziativa politica, sindacale e sociale i temi, fortemente intrecciati, della pace e del lavoro - parole chiave della Festa dei Lavoratori 2022 Cgil, Cisl e Uil "al lavoro per la pace" -, unico presupposto per una possibile crescita. Da sempre le guerre hanno prodotto povertà, miseria, ingiustizie: la storia insegna a partire dall'ultimo terribile conflitto mondiale e dalle battaglie di Liberazione che abbiamo appena commemorato - che solo il protagonismo del lavoro, dei lavoratori e delle lavoratrici, può aiutare a conquistare e garantire la pace e lo sviluppo. Occorre scardinare la logica della guerra come strumento di regolazione dei rapporti tra paesi e tra popoli. Ecco dunque che in questo Primo Maggio la richiesta di lavorare tutti e tutte per la pace, di investire il denaro in lavoro, sanità, welfare, infrastrutture, anzichè nell'acquisto di armi, rappresenta per la Cgil l'impegno fondamentale per arginare la deriva di violenza e prevaricazione di cui il conflitto russo-ucraino è solo l'esempio più recente e prossimo a noi, e che occorre fermare".

"Pensiamo che il primo maggio può essere in Gallura un'occasione per rilanciare una piattaforma rivendicata, quella che da anni chiamiamo "vertenza Gallura", al centro della quale ci sono le grandi questioni irrisolte: mancanza di una governante politica che faccia sintesi delle necessità di tutto il territorio, una rete ospedaliera insufficiente a soddisfare le esigenze di salute di un territorio in costante crescita, la mancanza di certezze sulla continuità aerea e marittima per i sardi e per i galluresi, inadeguatezza delle infrastrutture stradali, mancanza di un idea di sviluppo per un turismo di qualità. In un territorio profondamente colpito dalla crisi, sopratutto in seguito alla pandemia, con conseguenti e forti ripercussioni a livello economico e sociale. Sono aumentate le diseguaglianze, la povertà, il vero problema è quello dell’inclusione sociale per le categorie più deboli, come anziani, immigrati e disabili".

"Ma il 1 maggio del lavoro in Gallura ha più di un volto. Presenta segnali incoraggianti e, insieme, contiene incertezze legate alla situazione internazionale. Il numero di addetti della provincia, intesa come quella di Olbia-Tempio, è salito nel 2021 a 56.643 (dati Camera commercio). C’è stato un aumento, sul 2020, del 6.4%, una percentuale di ripresa più alta di quella della provincia di Sassari (3.6%) e della Sardegna (3%). Tuttavia, il numero di addetti è ancora inferiore a quello del 2019, quando a Olbia-Tempio c’erano 57.200 addetti. C’è un calo di quasi l’1% sull’anno prima della pandemia".   

"Occorre lavorare per recuperare quel divario e, se possibile, avere ancora più addetti al lavoro. Qualche segnale incoraggiante arriva, ma non è sufficiente. Intanto continua a diminuire il numero dei richiedenti il Reddito di cittadinanza. A dicembre 2021, erano 6205 i galluresi che lo avevano. A marzo 2022 sono diminuiti a 2552. In parte la diminuzione può essere spiegata con la ripartenza dell’economia in vari settori, compreso quello turistico". 

Per quanto riguarda la stagione estiva la segretaria dichiara: "La stagione turistica è già partita: tra marzo e aprile hanno aperto i primi tre alberghi della Costa Smeralda e da fine marzo sono partiti voli giornalieri per l’aeroporto di Olbia da Londra, Berlino, Monaco. I segnali sono incoraggianti. Come più volte abbiamo detto, se mancano lavoratori nel settore del turismo non è per colpa del Reddito di cittadinanza ma dei salari inadeguati e della mancanza di diritti (orari di lavoro, riposo, ferie)". 

"La stagione turistica è comunque legata alla situazione internazionale. La guerra della Russia all’Ucraina crea un dramma umano di proporzioni inusitate e alimenta incertezza anche per l’economia turistica. Siamo stati vicini ai dipendenti che hanno gravi problemi (né stipendio, né cassa integrazione) per via del congelamento di alcuni beni di russi in Costa Smeralda e a Olbia. Siamo fiduciosi che, soprattutto la Costa Smeralda, da sempre internazionale e plurale, sarà attrattiva – come i primi segnali indicano – per italiani, americani, inglesi, francesi e cittadini dei paesi arabi. Pensiamo che da qui possa arrivare una forte ripresa all’occupazione. Come la ripresa potrà esserci se venissero finanziate e quindi finalmemte realizzate importantissime infrastrutture nn più rinviabili per lo sviluppo di questo territorio: la strada Olbia-Tempio e la strada Olbia-Palau-Santa Teresa". 

In un futuro non così lontano qualcosa a livello di occupazione potrebbe cambiare per il territorio tanto che, conclude Di Lorenzo: "In tal senso ci auguriamo che il Pnrr possa portare dei benefici anche al nostro territorio. Allo stato attuale Sappiamo che ci sono due grandi progetti presentati dal consorzio industriale Cipnes Gallura, uno per la costruzione del biodigestore a Olbia (un impianto che produce energia pulita dai rifiuti urbani), l’altro per il Polo per l’innovazione tecnologica (un centro di ricerca per aiutare le piccole e medie imprese a crescere tecnologicamente). Sono progetti in linea con il futuro verde e digitale dell’Europa e crediamo possano creare, con il giusto contrinuto di tutti, buona occupazione".