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Olbia, Ex Provincia Gallura: stipendi a rischio

Olbia, Ex Provincia Gallura: stipendi a rischio
Olbia, Ex Provincia Gallura: stipendi a rischio
Angela Galiberti

Pubblicato il 03 March 2016 alle 16:47

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Olbia, 03 Marzo 2016 - I limiti della riforma degli enti locali intermedi stanno per venire a galla. Ne è certo Giuseppe Fasolino, consigliere regionale di Forza Italia e sindaco di Golfo Aranci.«Le preoccupazioni che avevamo espresso in fase di approvazione della legge 4 febbraio2016, n.2, quella sul riordino degli Enti locali, e che sono state ribadite in sede dirichiesta al Governo di impugnazione della legge sono pronte a palesare i loro funestieffetti gettando nel caos attività e adempimenti tra provincie soppresse e quelle cherestano in vita. È necessario un immediato intervento della Regione volto a disciplinareun periodo di transizione funzionale all’approvazione del bilancio unitario, ad un idoneopassaggio di consegne, ad un allineamento dei programmi tecnici e gestionali nonchédelle procedure ancora in itinere, compresi i pagamenti - ha dettoGiuseppe Fasolino, in merito alle notizie emerse a marginedell’incontro svoltosi ad Oristano tra rappresentati della Regione e delle Provincie -.La richiesta formulata dalle RSU di una assemblea con irappresentanti politici regionali, al fine di illustrare le problematiche inerentil’approvazione tout court della legge di riordino degli enti locali e l’adozione di un bilanciounico, senza un necessario periodo transitorio, smaschera ulteriormente i limiti di questalegge e le difficoltà oggettive di applicazione senza evitare conseguenti contraccolpi eripercussioni, a rischio ci sono infatti oltre agli stipendi dei dipendenti anche tutte lepartite finanziarie ancora aperte che risentirebbero di lungaggini burocratiche eamministrative».

Secondo Fasolino è necessario un periodi di transizione. «Qui non si tratta di cambiare casacca e schierarsi in campo con la nuova squadra, qui sitratta di contestualizzare il cambio delle regole del gioco alla pratica e alle attività initinere degli enti soppressi. Non si è mai visto operare un riordino di funzioni senzaun’adeguata programmazione, oggi la Regione vuole invece attuare la sua riformadimenticandosi che quanto ha disciplinato innesca un processo complesso che hanecessariamente bisogno di tempo - ha concluso Fasolino -.A tutt'oggi non è chiaro come andrà a finire la storia del riordinodelle province, ma siamo nella condizione che operando senza capo né coda si mettono in difficoltà attività e si mortificano i lavoratori, il rischio è una paralisi dei servizi ancoraerogati e gravi ripercussioni sull’utenza stessa».