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Olbia: festival multietnico tra poeti sardi e griotè del Senegal

Olbia: festival multietnico tra poeti sardi e griotè del Senegal
Olbia: festival multietnico tra poeti sardi e griotè del Senegal
Dénise Meloni

Pubblicato il 12 July 2017 alle 18:20

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Olbia, 12 Luglio 2017 - Il 15 luglio, alle ore 9,00, al Museo archeologico di Olbia, due comunità di provenienza locale, Oschiri e Buddusò, renderanno ufficiale la loro presenza a Olbia, all’ interno di una giornata di studio, legata al pensiero e all’ opera dei padri culturali delle nostre comunità, tra i più nobili e rappresentativi di tutta la Sardegna.

Giuseppe Molinu, giovane ricercatore di Buddusò, laureatosi con una tesi su Barore Tucone, “Testo e musica nella poesia improvvisata, logudorese.”, ricorderà il grande poeta buddusoino, che nei palchi della Sardegna, gareggiava con i più grandi poeti estemporanei sardi, tra gli anni ‘30 e il ‘68. Oschiri, celebra e invita alla riflessione, intorno al pensiero e alle opere, di due grandi amici, entrambi allievi di Ernesto de Martino e Alberto Maria Cirese, si parla di Placido Cherchi e Mimmo Bua, di recente scomparsi.

Placido Cherchi si è interessato di studi e problemi etno-antropologici e storico artistici, legati a problematiche dell’identità e della cultura sarda, lasciando numerose pubblicazioni. Mimmo Bua, docente di scienze storico-sociali, è stato autore etico e versatile. Ha scritto romanzi,racconti, leggende e saggi, oltre ad essere un cantautore apprezzato, noto con lo pseudonimo di Miali Logudoresu. Contribuiranno a rendere fruibile il loro impegno, Bachisio Bandinu, esponente non accademico della stessa scuola antropologica, autore di numerosi saggi, tra cui “Il re è un feticcio”, scritto nel 1976 con Gaspare Barbiellini, che analizza il rapporto tra il mondo tradizionale della pastorizia e la civiltà dei consumi, in Sardegna, e il rapporto tradizione/innovazione.

Al suo fianco siederà Franciscu Sedda, docente di Semiotica, legato a Placido Cherchi da grande amicizia e da comune esperienza politica, in seno all’IRS; autore di numerose opere, tra cui “Tradurre la tradizione”,opera che contribuisce ad avvicinare i due pensatori sardi. A seguire, le due comunità saluteranno gli intervenuti, con la presentazione di espressioni artistiche ed enogastronomiche delle rispettive tradizioni. Il pomeriggio, dopo la meritata pausa, si apre lo spazio degli appartenenti alla comunità universale olbiese.Tra i protagonisti Ali Cisse, mediatore culturale senegalese e presidente dell’associazione Labint, racconterà il Senegal, attraverso la tradizione dei Griot, una cultura condivisa dai popoli dell’Africa Occidentale.

Il griotè un poeta o cantore, investito della missione di conservazione della tradizione orale degli avi. Noi cercheremo di incoraggiare il racconto, finalmente in prima persona dell’Africa, ma anche di altre culture presenti nel territorio, attraverso la parola, l’arte, i prodotti artigianali e il cibo.Il giorno 12 agosto, l’associazione Amistade, in collaborazione con la parrocchia di Loiri- Porto San Paolo, organizza una giornata all’isola di Molara per ricordare la figura di Papa Ponziano martire. Il parroco, donCristian Garau, alle ore 11,00, celebrerà la Santa Messa, nella zona prospiciente i ruderi della chiesa attribuita al martire. Nel pomeriggio, i poeti del nostro mondo sommerso potranno leggere i loro testi, liberamente, nello splendido scenario dell’Isola di Molara.