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Cronaca

Olbia, evasione: circolo privato nei guai

Olbia, evasione: circolo privato nei guai
Olbia, evasione: circolo privato nei guai
Olbia.it

Pubblicato il 18 June 2018 alle 11:34

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Olbia, 18 giugno 2018 -Importante intervento delle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Sassari nella lotta al sommerso d’azienda. In particolare, i militari del Gruppo Guardia di Finanza di Olbia hanno recentemente concluso un’attività ispettiva tributaria nei confronti di un Circolo Privato di Olbia, classificato dalla normativa fiscale come “Ente non Commerciale” e specificatamente “Associazione di carattere volontario non a scopo di lucro”, così come da Statuto e da Atto Costitutivo. L’attività del circolo, avente come scopo principale dichiarato la promozione, valorizzazione e diffusione del patrimonio gastronomico locale, consentiva allo stesso di usufruire delle agevolazioni e dei vantaggi fiscali previsti per tutte le categorie di associazione no-profit. L’attività ispettiva dei finanzieri ha permesso di far emergere la circostanza che l’associazione veniva gestita come una vera e propria impresa commerciale a scopo di lucro, sottraendosi agli obblighi fiscali e operando in totale evasione d’imposta per gli anni dal 2013 al 2017. L’associazione, operante nel settore della somministrazione di alimenti e bevande “bar ristorante”, in violazione delle più elementari norme tributarie, non teneva la contabilità afferente la propria attività commerciale di fatto esercitata in modo regolare e non presentava, ad esclusione degli anni d’imposta 2015 e 2016, per i quali è stata presentata la dichiarazione per Enti non Commerciali, il previsto modello dichiarativo dei redditi percepiti, palesandosi in tal modo nei confronti dell’erario quale “evasore totale”. A seguito della citata attività, che ha consentito di ricostruire i rispettivi volumi d’affari dell’associazione no-profit controllata mediante i riscontri indiretto-presuntivo e analitico-normativo delle operazioni commerciali effettuate nei confronti dei vari clienti, sono statisegnalati alla competente Agenzia delle Entrate ricavi non dichiarati, per il successivo recupero a tassazione, pari a € 200.900,69, a cui corrisponde un’imposta pari a € 70.777,56 e un’I.V.A. evasa pari a € 23.087,64. Sono state constatate, inoltre, violazioni alla normativa tributaria in tema di irregolare tenuta della contabilità. Il contrasto al sommerso d’azienda costituisce una linea d’azione fondamentale nell’ambito delle funzioni di polizia economico-finanziaria del Corpo, non solo per i profili strettamente connessi al recupero dei tributi sottratti al bilancio dello Stato e degli enti territoriali e locali, ma anche perché consente di arginare la diffusione dell’abusivismo nel sistema economico, a tutela delle imprese che operano nella piena e completa osservanza della legge e le cui prospettive di sviluppo sul mercato sono seriamente compromesse da chi elude il fisco anche con associazioni che fanno da paravento ad attività assolutamente profit.