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Olbia, estensione concessioni balneari. Nizzi: legge illegittima, difficile applicarla

Olbia, estensione concessioni balneari. Nizzi: legge illegittima, difficile applicarla
Olbia, estensione concessioni balneari. Nizzi: legge illegittima, difficile applicarla
Angela Galiberti

Pubblicato il 14 March 2019 alle 14:41

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Olbia, 14 marzo 2019 - Concessioni balneari ancora al centro delle cronache: questo argomento è stato tratto, oggi, a Radio Internazionale dal sindaco di Olbia, Settimo Nizzi.

Nelle passate settimane, il sindaco Nizzi era stato "accerchiato" dai balneari e dai big di Forza Italia a causa di alcune sue opinioni sull'estensione delle concessioni in essere approvata recentemente dal Parlamento italiano.

Ai microfoni di Radio Internazionale, Nizzi ha ribadito la sua posizione, che è molto chiara: "Farei di tutto per i nostri operatori, ma ci sono le regole e vanno rispettate".

Le regole di cui parla Nizzi sono quelle contenute della famigerata Direttiva Bolkestein che riguarda il libero mercato dei servizi all'interno del mercato comune europeo: emanata nel 2006, è entrata in vigore nel 2018 e ha l'obiettivo di snellire le procedure amministrative per chi desidera esercitare temporaneamente la sua attività in un Paese dell'Unione Europea.

Ecco perché tassisti e concessionari temono questa direttiva.

"Fino al 31/12/2020 non cambierà niente. L'unica cosa che cambierà da qui all'estate è che l'emanazione della legge finanziaria, all'interno della quale c'era l'emendamento all'articolo che prevede una proroga di 15 anni delle concessioni in essere, è difficile - ha spiegato il Sindaco di Olbia -. Vedremo se nei 120 giorni promessi verranno fatti i regolamenti e vedremo se l'Unione Europea, così come ha preannunciato, farà qualcosa nei confronti di una norma che non rispetta la gerarchia delle norme".

L'impasse burocratico è scatenato dalla Legge Finanziaria, approvata lo scorso anno, che prevede un'estensione ex lege (ovvero senza rilascio di ulteriore titolo concessorio) di ulteriori 15 anni delle concessioni in essere.

Secondo il sindaco Nizzi, questa norma sarebbe illegittima. "A oggi è un casino, nel senso che la norma prevista prevede che si debba andare a bando. Il governo nazionale ha fatto una modifica illegittima perché non ha rispettato la norma europea. Sarà difficile che qualcuno si possa assumere la responsabilità di fare atti per i quali possono essere chiamati a rifondere l'erario. Il demanio non può diventare privato, non si può dare per un periodo indefinito senza una gara pubblica", ha detto Nizzi a Radio Internazionale.

Insomma, lo spauracchio delle infrazioni contro l'Italia sembrerebbe frenare il Comune di Olbia, che sembra attendere direttive chiare dallo Stato.

"I balneari si arrabbiano perché ho il coraggio di dire la verità, non li ho presi in giro. A oggi non è successo niente da nessuna parte. Bisogna studiare, bisogna farsi dare consigli. Tutto ciò che noi abbiamo letto va contro questa legge dello Stato.", ha sottolineato il primo cittadino.

"Questo non vuol dire che siamo contro i balneari, noi non possiamo applicare quella legge. Anche loro hanno capito che c'è difficoltà reale ad assecondare quello che loro auspicano. Non si può", ha spiegato Nizzi.

Intanto, mentre il Comune di Olbia mantiene questa posizione sulle sull'applicazione dell'estensione alle concessioni, altrove cosa succede?

Il Comune di Livorno sta estendendo ex lege le concessioni, la Regione Marche ha rilasciato delle linee guida e lo stesso hanno fatto la Regione Emilia-Romagna e la Regione Liguria. Anche Comacchio è sulla stessa linea.

C'è poi un altro aspetto: lo stesso funzionario che ha scritto la famigerata direttiva europea, Frederik Frits Bolkestein, durante un convegno organizzato dall'associazione Donnedimare e tenutosi a Roma nel 2018ha dichiarato che la sua direttiva non è da applicare alle concessioni balneari.

Come andrà a finire? Vinceranno i balneari olbiesi o la "linea Nizzi"? Si capirà nelle prossime settimane, nel frattempo i balneari sono già sul piede di guerra.