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Cronaca

Olbia, erosione addio: recuperata la sabbia di Marinella

Olbia, erosione addio: recuperata la sabbia di Marinella
Olbia, erosione addio: recuperata la sabbia di Marinella
Angela Galiberti

Pubblicato il 23 January 2018 alle 18:31

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Olbia, 23 gennaio 2018 - Un esperimento ben riuscito che ha portato al recupero di 2000 metri cubi di sabbia: ecco in sintesi ciò che il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, ha illustrato alla stampa questo pomeriggio sulla spiaggia di Marinella, uno dei litorali olbiesi più frequentati e amati.

Il merito di questo risultato è di un mezzo meccanico che si chiama Vaglio e che setaccia la sabbia così preciso da restituire una sabbia marina pressoché pulita. Il Vaglio è stato provato a Marinella poiché nello spazio retrostante la spiaggia, negli anni, si erano accumulati 4000 metri cubi di materiale: vale a dire i cumuli di posidonia oceanica tanto amati dalle spiagge sarde, quanto odiati dai turisti, che viene tolta a ogni inizio stagione.

Quando si asportano le alghe dall'arenile, queste portano con sé preziosi granelli di sabbia che grazie a questa macchina possono essere recuperati e rimessi in spiaggia come è successo a Marinella dopo 7 giorni di lavoro.

"Abbiamo deciso di fare una prova e il risultato è eccellente. Con questo mezzo potremo salvaguardare le nostre spiagge dall'erosione. Abbiamo vagliato i cumuli che c'erano qui, a Marinella, e abbiamo recuperato 2000 metri cubi di sabbia. Faremo la stessa cosa nelle altre spiagge, come allo Squalo dove l'anno scorso abbiamo avuto dei problemi seri - ha detto il sindaco Settimo Nizzi -. L'iter degli espropri previsti dal Pul è quasi ultimato: ogni spiaggia avrà la sua area dove stoccare le alghe. Siamo felici di aver fatto questa prova. Non so se altre amministrazioni facciano la stessa cosa, ma questo è un esempio da seguire. La cifra investita è tutto sommato irrisoria: 130 mila euro".

Per la città di Olbia si tratta di un investimento importante: ogni anno, lo spostamento della posidonia dall'arenile scatena sempre dibattiti e polemiche. Dalla stagione 2018, invece, lo spostamento di questa preziosa pianta marina sarà meno traumatico perché, grazie al Vaglio, la sabbia potrà ritornare nella sua sede naturale. "Ciò che non siamo riusciti a separare poiché troppo grossolano - ha concluso Nizzi - lo abbiamo messo a dimora nello spazio retrodunale: quando sarà abbastanza caldo e la sabbia si staccherà naturalmente dalla posidonia, setacceremo di nuovo".