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Olbia, emergenza sanità. Nizzi lancia allarme: mancano i servizi

Olbia, emergenza sanità. Nizzi lancia allarme: mancano i servizi
Olbia, emergenza sanità. Nizzi lancia allarme: mancano i servizi
Angela Galiberti

Pubblicato il 12 January 2017 alle 19:43

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Olbia, 12 Gennaio 2017 - Sanità al centro dell'attenzione politica del Comune di Olbia. Questo pomeriggio, il sindaco Settimo Nizzi ha convocato i primari dell'ospedale Giovanni Paolo II di Olbia (non prima di aver contattato il direttore del distretto sanitario olbiese, il dott. Pani) per discutere dei problemi che rendono poco performante la sanità cittadina. All'incontro hanno partecipato il dottor Peppino Mela (Primario del Reparto di Ortopedia), il dottor Antonio Rubattu (Primario del Reparto di Ostetricia e Ginecologia), il dottor Franco Pala (Primario del Reparto di Anestesia e Rianimazione) e il dottor Luigi Presenti (Primario di Chirurgia).

"Ho invitato alcuni colleghi medici per discutere delle problematiche relative alla sanità. Non mettiamo becco sulla riorganizzazione della sanità in atto che spetta all'Assessorato regionale alla Sanità e al dottor Pani. Ci siamo fatti una chiacchierata per evidenziare le problematiche ancora irrisoltecome la mancanza dell'oculistica. Ad esempio, per fare un intervento contro la cataratta si costringe il trasferimento del paziente con perdita di giornate lavorative. Manca l'otorino: per una scheggia bisogna andare a Sassari, Nuoro, Ozieri. C'è il grave problema dell'assenza della Neonatologia - ha detto il sindaco Settimo Nizzi -.Abbiamo una sorta di overbooking ospedaliero con tutti i reparti pieni. Costringiamo i pazienti ad essere trasferiti. Non possiamo permetterci questi lussi. Un'ernia inguinale si può operare dopo 12/24 mesi. Mancano infermieri e anestesisti e non s può entrare in sala operatoria. Dobbiamo lanciare questo grido di allarme. Non vogliamo che nelle more dell'apertura del Mater - che metterà in equilibrio tutto - si debba perdere tutto quello che abbiamo qua.Abbiamo ancora oggi problemi di accreditamento ufficiale. Abbiamo il dovere morale e civile di avere risposte. Non è possibile che venga dato tutto a tutti tranne che a Olbia. Vogliamo avere la stessa offerta sanitaria che viene data agli altri. La Gallura è una comunità che paga un sacco di tasse e abbiamo un ritorno inferiore in termini di servizi".

Al momento, la sanità sarda è in fase di riorganizzazione e il sindaco Nizzi ha voluto lanciare un appello alla Regione affinché vengano risolte alcune problematiche. La Gallura ha una natalità sempre in forte crescita, ma non ha la Tin (Terapia intensiva neonatale); mancano specialità come l'Oculistica; mancano infermieri e anestesisti.

"In questo momento siamo un ospedale di base - ha detto il dottor Mela -. Abbiamo come Olbia meno specialità di Tempio, Ozieri, Nuoro. Non abbiamo fisioterapia. Olbia deve imparare a prendere e arrabbiarsi".

"Ringrazio il sindaco per averci dato la possibilità di parlare dei nostri problemi. Abbiamo il più alto tasso di natalità dell'isola, ma non c'è la neonatologia. Qua abbiamo 3 medici che fanno Consultorio, a Sassari sono 22", ha sottolineato il dottor Rubattu.

La riorganizzazione potrebbe portare novità positive a Olbia, a patto che valgano i numeri e non le elucubrazioni politiche: ecco per il sindaco ha deciso di ascoltare i primari dell'ospedale olbiese e lanciare l'allarme.