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Cronaca

Olbia, emergenza discariche abusive: esposto in Procura contro l'inerzia delle istituzioni

Olbia, emergenza discariche abusive: esposto in Procura contro l'inerzia delle istituzioni
Olbia, emergenza discariche abusive: esposto in Procura contro l'inerzia delle istituzioni
Angela Galiberti

Pubblicato il 28 September 2019 alle 13:48

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Olbia, 28 settembre 2019 - Un esposto in Procura, ma anche a tutti gli enti e le istituzioni che devono occuparsi di ambiente e salute pubblica: dal sindaco di Olbia Settimo Nizzi a quello di Monti Emanuele Mutzu, dalla Polizia Locale ai Carabinieri del Noe passando per la Questura, l'Arpas e la Assl Olbia.

Oggi il Comitato Olbia-Sassari e il Comitato Complanari ha illustrato alla stampa ciò che sta succedendo a Su Trambuccone, in pochi km di strada: una vera emergenza ambientale provocata dal continuo scarico di rifiuti.

Uno scarico che prevede il lancio del sacchetto singolo, ma anche il sistematico abbandono di rifiuti di ogni genere: auto, bombole, plastica, materiali edili.

Secondo i residenti, il traffico in via Conca Onica è continuo.

La situazione peggiore e più macroscopica è quella del campo rom di Sa Corroncedda: chiuso, ma aperto.

Chiuso, perché i rom sono stati invitati ad abitare altrove. Aperto, perché in questo piccolo budello di asfalto che dal depuratore arriva al rio Padrongianus è un continuo via vai di camion e auto che scaricano rifiuti.

"Non pensavamo di continuare le lotte per il nostro ambiente. Le complanari vengono usate come discarica. È un crescendo rossiniano dal lancio del singolo sacchetto allo scarico dei camion che vengono da Olbia", spiega Pietro Pisciottu (presidente Comitato Complanari).

"La nostra era una zona sana, piena di abitanti, orti e allevamenti. Siamo preoccupati poiché l'inquinamento non rimane circoscritto: si muove ed entra nelle falde acquifere o nella catena alimentare", sottolinea Pisciottu. "Abbiamo fatto tante segnalazioni nel corso del tempo a cui nessuno ha risposto. Facciamo dunque un esposto a tutti gli enti che devono occuparsi di ambiente - ha rimarcato, con forza, Rita Padre -.Se siamo qua è perché la politica ha fallito. Ha fallito il Comune, ha fallito la Provincia, ha fallito la Regione. L'ambiente non è di destra, di sinistra, di centro. L'ambiente non ha colore, l'ambiente è di tutti e tutti se ne devono occupare".

"Siamo buoni, ma non scemi. Siamo pronti a portare gli illustri personaggi che visitano la nostra terra a vedere questi luoghi della vergogna. Intitoleremo a uno di loro una di queste discariche. Tutti ci dicono che hanno le mani legate, ma noi invece ci chiediamo a chi giova tutto questo. Cui prodest? Chi ci guadagna da questo disastro?", aggiunge Rita Padre.

Nella giornata di lunedì partiranno ufficialmente le Pec dell'esposto: questo è solo il primo passo.

I comitati sono pronti a dialogare, a confrontarsi, ma non molleranno mai: il loro obiettivo è risolvere la situazione e non accettano i non si può fare niente come risposta.

A Olbia si è definitivamente aperto un altro fronte di lotta.